Stellantis : Visita istituzionale della Regione il 15 Marzo nello stabilimento di Piedimonte San Germano

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STABILIMENTO DI PIEDIMONTE SAN GERMANO: IL 15 MARZO VISITA ISTITUZIONALE DELLA REGIONE LAZIO

Come annunciato in commissione per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive lo scorso 16 gennaio, e facendo seguito agli obiettivi della mozione presentata dall’opposizione e approvata all’unanimità dal Consiglio del Lazio lo scorso dicembre, la vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, e il presidente della commissione del Consiglio regionale Enrico Tiero, hanno chiesto un incontro presso lo stabilimento di Stellantis di Piedimonte San Germano contestualmente alla possibilità di visitare la fabbrica.

L’appuntamento è stato confermato dall’azienda ed è previsto per il prossimo 15 marzo.

All’incontro prenderanno parte anche i consiglieri regionali della Commissione per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, alle Start-up, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria.

Nella stessa giornata, a seguire, sarà organizzato un incontro di confronto con i sindaci e le parti sociali.

La visita istituzionale, nella massima collaborazione con il management aziendale Stellantis, testimonia il forte impegno della Regione Lazio in collaborazione con il Mimit, sia rispetto alle relazioni con la multinazionale, sia rispetto alle opportunità di sviluppo del settore automotive, strategico per il Lazio e per l’Italia.

A marzo si concluderanno anche i lavori del tavolo nazionale (coordinato dal ministro Urso insieme alle regioni interessate), finalizzato all’elaborazione di un documento finale con le strategie fino al 2030.

Un operaio e sindacalista della Flmu-Cub, Delio Fantasia, è stato licenziato dalla direzione dello stabilimento Stellantis di Cassino (Piedimonte San Germano) per motivi disciplinari. Il sindacato denuncia l’illegittimità del provvedimento e la sua strumentalità, sottolineando come la parte difesa sia un attivista, impegnato da tempo contro il peggioramento delle condizioni lavorative e salariali in fabbrica.

Secondo l’associazione, le motivazioni adottate dalla società sono pretestuose. I portavoce ritengono che l’obiettivo sia quello di allontanare una voce dissidente e di dissuadere la manodopera dal contestare il sistema in atto, considerando Fantasia un punto di riferimento per la maestranza. Negli ultimi tempi, Fantasia ha avuto un ruolo di primo piano nelle proteste contro l’aumento dei carichi di lavoro, le trasferte obbligatorie e la chiusura di interi reparti.

L’accompagnamento alla porta rappresenta un grave atto che viola la libertà sindacale e i diritti della manodopera, secondo Flmu-Cub, che promette di portare avanti la battaglia insieme all’intera Cub, a difesa dei propri rappresentati. Delio Fantasia ha ricevuto molte dimostrazioni di solidarietà, anche dalla classe politica. Il Partito di Rifondazione Comunista gli ha espresso pieno appoggio, condannando l’atto di ingiustizia subito, l’ennesimo a colpire il mondo del lavoro.

Il caso è emblematico dei rapporti complessi attualmente in corso tra Stellantis e l’Italia. Le grandi compagnie, come il colosso della mobilità, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, sollevano diverse interrogativi sul futuro economico della nostra nazione. Negli ultimi giorni c’è stato un acceso dibattito tra il conglomerato e il Governo Meloni. Tutto è nato dalle dichiarazioni di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, che ha minacciato disinvestimenti dal Belpaese qualora il governo ritardasse lo stanziamento dei sussidi. Le istituzioni hanno respinto con forza l’accusa di “poca collaborazione” avanzata dal top manager portoghese.

Durante un vertice in Giappone, il premier ha definito “bizzarre” le teorie accampate. Nel 2024 metteranno a disposizione un miliardo di euro per incentivare il rinnovo del parco circolante, favorendo auto a basse e zero emissioni. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha criticato l’uscita di Tavares, esprimendo preoccupazione circa i programmi di Stellantis e sottolineando che l’incapacità di vendita non può essere addossata solo alle autorità territoriali ma è dovuta anche alle strategie aziendali.

Infine, il vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha evidenziato che il Governo non è disposto a cedere di fronte alle minacce, considerando quanto ha supportato Fiat (che nel frattempo offre fino a 190.000 euro per ridurre il personale) nel corso degli anni. Intanto, John Elkann ha smentito la possibile fusione con Renault, nonostante il suo nome sia al centro di un’inchiesta giudiziaria.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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