condizioni disumane

TERRACINA – Dell’uomo di 39 anni di origini tunisine che aveva maltrattato la moglie obbligandola a confermare il ricongiungimento familiare davanti alle autorità per evitare la scadenza del suo permesso di soggiorno, nonostante vivessero separati, avevamo parlato in questo articolo.

Questa mattina l’uomo, interrogato dal magistrato e assistito dall’avvocato Alfonso Falcone, ha negato tutte le accuse dando come motivazione del suo viaggio in Tunisia quella della visita alla madre malata. Il 39enne è accusato di maltrattamenti in famiglia, false attestazioni a pubblico ufficiale, violenza o minaccia per commettere reato, falso ideologico e tentato reato finalizzato ad indurre in errore il pubblico ufficiale.

Secondo gli investigatori l’uomo non avrebbe fatto altro che minacciare la moglie affinché venisse confermata l’unione familiare, avendo già prenotato un volo di sola andata per Tunisi. Interrogato dal giudice ha negato anche la violenza nei confronti della moglie e degli atti sessuali sul figlio. Il gip ha comunque convalidato il fermo.


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