Turismo a Latina, poca collaborazione tra gli operatori che operano senza una visione comune

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E’ bene non farsi prendere dall’euforia di una stagione turistica con buoni risultati al lido di Latina dopo allarmismi diffusi negli anni passati. E’ ora necessario prendere coscienza della situazione per poter agire nel modo più corretto, con serenità, impegno professionale e spirito di coesione. Per migliorare la situazione dell’accoglienza le iniziative positive sono limitate. Si opera ancora con singoli interventi contingenti e c’è mancanza di progettualità. Sono auspicabili forti segnali per la definizione di iniziative organiche strategiche ed operative come pure continua a manifestarsi in alcuni operatori turistici una mancanza di assunzione di responsabilità. La progettualità per il turismo deve passare inizialmente attraverso una appropriata ricerca e analisi di mercato che porti a definire il modello di sviluppo turistico di latina con le strategie e gli strumenti necessari, per realizzare poi i passi successivi:
-impegni pubblicitari e promozionali su nuovi mercati (aree di settore e territori),
-iniziative per facilitare i viaggi per e da -impegno per migliorare l’ambiente, le strutture e le infrastrutture come pure i servizi,
-iniziative di fidelity per la clientela.
Il tutto permeato dal più profondo senso di qualificata ospitalità. Cosa si può fare a Latina? Non rimane altro che prendere atto della situazione e proseguire in piena coscienza su due linee parallele, operando contemporaneamente sulle diverse attività con obiettivi diversificati. Innanzitutto bisogna intervenire con urgenza e impegno, sia a livello pubblico che privato, per gli interventi di necessità, consapevoli di ottenere talvolta risultati insoddisfacenti soprattutto per l’insufficienza di risorse. In parallelo è necessario operare in modo strategico per il miglioramento dello scenario futuro del capoluogo pontino, per una tendenza sempre in crescita del flusso turistico ed il raggiungimento di risultati economici. Sono necessarie le migliori capacità assieme alle risorse, impegnate sulla base di programmi integrati e modulari, per poter superare l’attuale momento dovuto alla pandemia.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.