«Uccisa per l’aria condizionata», futili motivi alla base dell’omicidio di Anna Lucia Coviello

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SPERLONGA – «Uccisa per l’aria condizionata», futili motivi alla base dell’omicidio di Anna Lucia Coviello. Sarebbe stata uccisa dopo le liti per l’aria condizionata, almeno secondo i giudici di primo grado.
Depositate le motivazioni del processo sulla morte della terracinese Anna Lucia Coviello. Secondo i giudici del tribunale si è trattato di un omicidio, compiuto per futili motivi.

Il 16 giugno del 2016, nel parcheggio multipiano di Sperlonga, vicino all’ufficio postale, la Coviello venne trovata con gravi ferite ai piedi delle scale. La vittima, dipendente delle Poste, venne ricoverata all’ospedale «Goretti» di Latina, dove morì dopo una settimana di agonia. I carabinieri arrestarono Arianna Magistri di Formiag, collega della terracinese.
Impossibile per i giudici che la donna sia caduta per le scale. La donna sarebbe stata picchiata e spinta giù: per questo l’imputata in primo grado è stata condannata a 16 anni di reclusione.


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