TRENTO-Il padre comboniano oggi compie 80 anni.”Sono contento di essermi giocato la vita per gli emarginati,i più poveri,quelli che non contano,memore delle parole di Gesù :se la vita la tieni per te sei morto.Se sei capace di giocartela per gli altri allora vivi.Su questo insegnamento di Gesù ho impostato la mia vita e a 80 anni mi sento più vivo che mai.
Padre Alex ha vissuto 8 anni in Sudan, undici in Kenya ed oggi vive a Napoli, ma gli manca tantissimo l’Africa, dove l’umanità dei poveri sa esprimere anche con semplici gesti, il loro sostegno, per questo padre Zanotelli ha scelto il rione Sanità per vivere in questi anni ed oggi ha festeggiato il compleanno con i giovani del quartiere,facendo un campo biblico perché la speranza viene da loro.
C’è un grande rammarico in Alex, non aver vinto la battaglia a favore dei poveri.Oggi, ricorda nella lunga intervista rilasciata all’Adige di Trento, facciamo parte di un sistema che permette a otto uomini più ricchi del mondo di avere tanto quanto i 3 miliardi e 600 milioni di persone più povere di questo mondo. Le statistiche del vertice di Davos ci dicono che l’1% della popolazione mondiale dispone di più ricchezze del restante 99%. Ho speso la mia vita per gli emarginati e non sono riuscito a scalfire minimamente le coscienze. Questa è stata per me una sconfitta pesante. Oggi il mio Trentino è cambiato. Si sente il vuoto umano. Prima c’era una vera comunità e c’era la solidarietà, oggi la regione ha perso la sua vera anima.
Ora abbiamo paura di perdere il nostro benessere, c’è diffidenza verso il diverso, ma comunque non basterà il razzismo a salvarci e a liberarci da chi ha fame.
Dobbiamo toglierci dalla testa che noi siamo Dio e che nessuno ci deve toccare ciò che riteniamo sia nostro .
Di fronte alla sofferenza, mi sono domandato tante volte:Dio dove sei ? L’ho trovato nel volto pieno di piaghe dei malati di AIDS. E Dio mi diceva :sei tu che devi agire “NON ho paura della morte, mi sento tranquillo Ho talmente amato la vita giocandomela per gli altri ,da sentirmi più vivo che mai.
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