ROCCASECCA – Arriva il via libera del Governo all’ampliamento della discarica di Roccasecca, e nel comune della provincia di Frosinone il primo a manifestare il suo fermo e forte dissenso è proprio il Sindaco, Giuseppe Sacco. Nello specifico la decisione arriva per revocare un provvedimento già emesso lo scorso anno, in cui si stabiliva il limite di 10 metri d’altezza per la discarica di Roccasecca e si chiariva che l’attività di detta discarica non si sarebbe protratta oltre il 14 maggio di quest’anno.

Il colpo di scena è arrivato su input della Regione Lazio, che si è rivolta al Governo per chiedere nuovamente l’ampliamento della discarica, nonché la proroga per l’utilizzo fino alla fine del 2020. Nella giornata di ieri la richiesta della Regione Lazio è stata accolta: “Il Governo si è rimangiato la parola. Ha accolto la richiesta della Regione autorizzando l’innalzamento della collina della discarica a 16 metri”, spiega accoratamente il sindaco Sacco in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Non potendo superare le norme la Regione si è rivolta direttamente al Consiglio dei Ministri. Sono un rappresentante delle istituzioni ed in quanto tale mi trovo in forte imbarazzo nei confronti dei cittadini di Roccasecca”, commenta ancora Sacco.

“Ho profondo rispetto per la città e per i cittadini che mi hanno conferito il mandato, ragion per cui continuerò per la mia strada, ma è complicato digerire certe decisioni. Siamo un comune piccolo, e forse per questo siamo emarginati ed abbandonati. E’ complicato pensare che chi è preposto alle decisioni premi sempre l’arroganza e il più forte, mentre i più ‘piccoli’ rimangono senza giustizia”.

All’indomani del provvedimento del Consiglio dei Ministri il tono del sindaco di Roccasecca è ancora più amaro: “Considerazioni amare da cittadino, prima ancora che da sindaco. In una situazione del genere provo molta difficoltà ad indossare la fascia di primo cittadino e rappresentare le istituzioni. Il problema è più generale rispetto a quello della discarica: si tratta di una questione di principio. Faccio il sindaco non per occupare una poltrona, ma perché voglio rappresentare dei valori in cui credo. Ma se mi rendo conto che poi sono le stesse istituzioni che rappresento indossando la fascia a non credere in quegli stessi valori rischio di prendere in giro me stesso ed anche i cittadini che credono in me e nella mia onestà intellettuale”.

Una situazione che sembra dunque paradossale, con dietrofront dell’ultimo minuto a proposito di decisioni che sembravano consolidate. Tutto questo in una regione in cui impianti decisamente all’avanguardia per il conferimento non vengono sfruttati nemmeno per la metà del loro potenziale, mentre ci sono cittadini che, come sostenuto amaramente dal sindaco Sacco, faranno fatica a vedere i comuni limitrofi a causa di una collina di rifiuti alta 16 metri.


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