Aviointeriors risponde a Giaccherini dell’Ugl: “Affermazioni false, basta con questa diffamazione continua”

LATINA – L’Aviointeriors risponde per le rime al segretario provinciale dell’Ugl, Giuseppe Giaccherini, definendole “assolutamente false ed altamente lesive dell’immagine aziendale, dei collaboratori e dei dirigenti”.

“Vogliamo denunciare pubblicamente – spiega la direzione – questa situazione di diffamazione continua nei confronti di un’azienda che non vuole sottostare a procedure anomale di proselitismo sindacale da parte di un’organizzazione che porta avanti soltanto una battaglia di utilità personale e di visibilità relativa a mire che nulla hanno a che fare con l’interesse dei lavoratori e con prospettive di crescita e sviluppo dell’azienda.
Aviointeriors ha più volte dimostrato di prediligere le normali sedi di confronto e non le pagine dei quotidiani, preferendo il lavoro concreto quotidiano alle foto e alle interviste sui giornali.

Mai l’azienda ha negato permessi per la legge 104/92 ma li ha solo organizzati, nel rispetto della legge, in modo da non ledere né gli interessi del singolo né quelli dell’azienda.
Non possiamo accettare oltre le offese di basso livello e la campagna denigratoria contro la attuale dirigenza che, ovviamente, tutelerà nelle sedi opportune la propria immagine e la propria dignità professionale”.

Poi la direzione dell’azienda stigamtizza anche il fatto che sia stata “paventata la possibile connivenza tra l’azienda ed i rappresentanti della Asl”, ritenendola “un’affermazione gravissima che configura reati penali di entità non indifferente”. Inoltre i vertici aziendali puntano il dito sul fatto che siano stati diffusi “nomi di forntitori in uso all’azienda che ledono in modo irreversibile l’iter produttivo e mettono i concorrenti a conoscenza di informazioni aziendali sensibili e del processo produttivo minando alla base le possibilità di competere sul mercato, con tutte le gravissime conseguenze del caso.
Da ultimo, per quanto riguarda la sicurezza in azienda sono state fatte illazioni assolutamente false sui livelli di sicurezza applicati in fabbrica e questo in palese contraddizione con l’impegno quotidiano profuso nell’attività di protezione e prevenzione, confortata e confermata dai bassissimi indici di infortunio registrati negli ultimi anni”.