ROMA – Coronavirus, fase 2 alle porte in provncia di Latina e nel Lazio: regole ed indicazioni per lavorare in siurezza. Il periodo di isolamento forzato di quasi due mesi è ormai agli sgoccioli e fra pochi giorni arriverà la data tanto attesa del 4 maggio, in cui esercizi commerciali e negozi, ma anche posti di lavoro di ogni genere, riapriranno i battenti.

Sindacati e Governo nella giornata di ieri hanno trovato l’intesa sui protocolli di sicurezza da seguire quando inizierà la fase 2, per ridurre al minimo i rischi di un contagio di ritorno: definizione dello smart working, postazioni distanziate ed utilizzo dei dpi sono solo alcune delle misure da adottare, con la possibilità della sospensione dell’attività per chi non rispetta le regole.

In realtà sui dispositivi di sicurezza, soprattutto in riferimento alle mascherine, ci sono ancora dei nodi da sciogliere: stando alle prime indicazioni pare infatti che le stesse non saranno obbligatorie per lavorare a più di un metro di distanza con colleghi o clienti, con la ancora scarsa disponibilità dei dispositivi che gioca un ruolo fondamentale in questo senso. Sarebbe infatti paradossale imporre l’uso della mascherina in una situazione in cui il mercato non riesce a soddisfare la domanda.

Nessuna misurazione della temperatura corporea prima di accedere al posto di lavoro, ma i lavoratori con più di 37,5 gradi dovranno rimanere a casa. Informare l’azienda in caso di sintomi ed affiggere le regole da rispettare nei posti di lavoro sarà poi necessario per garantire la sicurezza di tutti.

Sarà possibile misurare la propria temperatura corporea attraverso i termoscanner ed obbligatorio, se il tipo di lavoro lo consente, mantenere la distanza di sicurezza. Quello del ‘lavarsi le mani’ continuerà ad essere una sorta di mantra, mentre le aziende dovranno disporre pulizie giornaliere, sanificazioni periodiche e mettere a disposizione dei dipendenti gel disinfettanti e simili. Accesso contingentato agli spazi comuni come mense o spogliatoi.


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