GAETA- L’hub portuale di Gaeta ancora più forte per innescare investimenti e creare un sistema territoriale del Lazio sud quale tassello fondamentale del progetto di integrazione e di rafforzamento dell’area vasta costituita da Latina e Frosinone. E’ questo il tema che è stato al centro di un convegno organizzato dal Partito Democratico di Gaeta che, in collaborazione con la Federazione Provinciale del partito di Latina, ha affrontato in poco più di due ore il tema “Economia del Mare e sistema territoriale del Lazio sud: Porto di Gaeta- infrastrutture e logistica per competere in futuro”.

Il  segretario provinciale Claudio Moscardelli ha aperto i lavori.Erano presenti Pina Rosato,  Antonio D’Arienzo, Luigi Siniscalco, delegato del Comune per le politiche di sviluppo della portualità. Al meeting sono intervenuti a titolo personale l’avvocato Stefano Notarantonio della Base Nautica “Flavio Gioia” e l’ amministratore delegato dell’Intergroup Ferdinando De Caro ma non i presidenti delle Province di Latina e Frosinone , Carlo Medici e Antonio Pompeo che comparivano tra i relatori della vigilia unitamente ai due consiglieri regionali del Pd eletti in provincia di Latina come Enrico Forte e Salvatore La Penna. L’ex sottosegretario ai Trasporti Salvatore Margiotta ha  sottolineato le prospettive contenute nelle proposte del governo Draghi da finanziare con il Recovery Found che riguarderanno soprattutto l’ampliamento della diga foraneale del porto di Civitavecchia ed il completamento dei piazzali,appena inaugurati, del “Salvo d’Acquisto” di Gaeta. Ma su un aspetto il Senatore Margiotta è stato chiaro: “I porti non devono sovrapporsi, c’è bisogno di un virtuoso collegamento tra i tre principali scali della Regione e, tra questi, anche quello di Gaeta. L’intervento del neo presidente dell’Autorità di sistema del Mar Tirreno centro settentrionale, Pino Musolino era molto atteso e,come tale,non ha deluso le aspettative della vigilia . Gli è stato riconosciuto da più parti il ruolo di aver avviato “un dialogo forte” con l’amministrazione comunale di Gaeta ed il manager veneziano ha sottolineato come sia giunto a capolinea l’iter per l’assegnazione degli stalli all’interno del nuovo mercato del pesce e sia “lavorando per la sistemazione di diversi tratti del water front cittadino”

Per Musolino il porto di Gaeta – i suoi nuovi piazzali completati sono in fase di collaudo – “rappresenta una grande opportunità per il Lazio, per la sua area più industrializzata (le province di Latina e Frosinone) ma deve far fronte ad alcuni storici ritardi. Riguardano un carente assetto viario ed infrastrutturale e la carenza di spazi legati alla logistica.”

Sono molto appetibili i nuovi piazzali inaugurati a dicembre  “Molti imprenditori privati mi dicono che non c’è un metro cubo per realizzare magazzini e depositi in cui stoccare la merce. Dobbiamo colmare questo gap e contatti iniziali sono stati avviati con il Consorzio industriale del sud pontino per l’utilizzo delle aree ex Eni ma noi – ha ammesso il presidente Musolino – non abbiamo il potere per finanziare questo acquisto”. Il porto di Gaeta, poi, possiede i presupposti per diventare un’eccellenza a livello internazionale per la produzione e posa in opera di cavi speciali da utilizzare nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni e delle fibre ottiche.

Lo ha rimarcato lo stesso presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino dopo la decisione nei giorni scorsi del comitato di gestione di integrare e potenziare la quadriennale concessione demaniale a favore della società “Futura srl” che, per conto della multinazionale “Prysmian Group”, ha presentato un piano imprenditoriale innovativo ed altamente ecologico e rispettoso dell’ambiente per svolgere le attività di carico e scarico di speciali cavi per efficientare e migliorare i collegamenti, di diverso tipo. La conclusione del presidente Musolino è stata un mix di ottimismo e di orgoglio. Se sulle carenze legate alla viabilità ha chiesto di “fare massa mettendo attorno ad un tavolo tutti gli attori preposti” (dal governo alla Regione, dall’Anas all’Astral passando a Rti, l’ex Ferrovie dello stato),ha lanciato nuovi strali nei confronti del suo predecessore Francesco Maria di Majo: “I nostri porti – ha terminato – negli ultimi anni sono stati venduti male. Hanno veicolato una pessima immagine di loro all’esterno. Dobbiamo recuperare ora, tutti insieme, l’orgoglio, vero e sincero, di essere città portuali. E questa qualità Gaeta l’ha nel suo dna”.

Il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli ha una ricetta pronta, forse sollecitata da taluni players portuali di Gaeta: “Il ‘Salvo d’Acquisto per fungere da leva di sviluppo ha bisogno di investimenti per l’area portuale, retroportuale e di connessione con Formia attraverso un percorso in galleria – progetto di 300 milioni di euro di cui 80 già disponibili a cui Anas sta lavorando grazie all’ex sottosegretario alle infrastrutture Margiotta -e con la superstrada Formia Cassino e dunque con l’autostrada del Sole (previsto dalla Regione Lazio il raddoppio con 80 milioni sui fondi europei).

L’obiettivo è duplice : creare un sistema intermodale di collegamento tra il porto e le merci da e per il mare con gli altri sistemi di trasporto su ferro (Littorina) e su gomma rendendo così possibile l’ingresso del Porto di Gaeta nelle autostrade del mare e nei corridoi europei di mobilità delle merci . “Ciò renderebbe il porto di Gaeta – ha osservato il segretario provinciale del Pd – il riferimento di tutto il Lazio sud, compreso il cassinate non più costretto a riferirsi a Civitavecchia. Sarebbe un porto competitivo nel mediterraneo di nuovo al centro del flusso mondiale del commercio”.

Il secondo obiettivo è liberare il lungomare di Formia dal traffico pesante e di alta percorrenza e restituirlo alla città per innalzare il livello di qualità della vita e per valorizzare il turismo . In questo modo l’area industriale del sud pontino risulterebbe interconnessa e agganciata all’autostrada. Lo sviluppo dei servizi logistici e l’impulso alle attività produttive farebbe un balzo in avanti . Moscardelli ha garantito che sul porto di Gaeta si investirà sia in termini di infrastrutture per sia aggiornare gli strumenti urbanistici attuali non più rispondenti alle esigenze odierne. Una su tutte è la variante “Frattasi” per la delocalizzazione e riqualificazione della storica area della cantieristica.

“Il nuovo piazzale di oltre 70 mila sarà assegnato agli operatori – ha rassicurato – ma non ci sono volumetrie necessarie agli operatori. Così come gli interventi sui fondali e nell’aarea portuale servono a dare impulso alla crocieristica, al traffico commerciale per merci pulite e agroalimentare in funzione anche del collegamento con il Mof di Fondi per il fresco. Il settore degli yacht e super yacht può dare grandi opportunità di lavoro per artigiani e per il turismo. Le zone logistiche semplificate sono strumenti utili e necessari per crescere . L’innovazione e la sostenibilità saranno sempre coniugati per favorire sviluppo e qualità della vita”.


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