CORI – Avevano organizzato una festa privata, ma non tutti erano sani: alla fine la Asl ha dovuto fare i conti con un focolaio da 13 contagiati da Covid-19. E’ successo a Cori, dove la notizia è stata diffusa dal sindaco del comune lepino, Mauro De Lillis. Un primo cittadino che ha comunque rassicurato sulle condizioni di salute delle persone contagiate.

«La voglia di normalità è comprensibile e ci porta a tornare a festeggiare con amici e parenti, a incontrarci in eventi pubblici e privati, a passare serate in comitiva, a volte dimenticando che l’emergenza sanitaria non è finita. Purtroppo così non è. Il virus continua a circolare e siamo vulnerabili, nonostante le vaccinazioni. Ognuno di noi, per il lavoro e per la vita che svolge, è parte di una rete di relazioni fitta ed articolata. Molti di noi operano in contesti sensibili: perché hanno a che fare con persone fragili o perché sono a contatto con un ampio pubblico. Quindi i nostri comportamenti privati incidono profondamente sia nella sfera privata sia nella sfera lavorativa»

Pertanto – ha aggiunto il sindaco – abbiamo tutti la grande responsabilità di preservare il più possibile noi stessi ed i nostri “prossimi”. Faccio quindi un appello a tutti i cittadini di Cori e Giulianello affinché rispettino le regole del distanziamento ed evitino assembramenti anche negli spazi privati. Mi rivolgo anche ai ristoratori ed ai gestori dei locali pubblici, ai quali ricordo il peso che hanno dovuto subire per le forti restrizioni delle loro attività durante il periodo di lockdown. Non vogliamo tornare a maggiori forme di restrizione quindi dobbiamo essere tutti più responsabili».


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