I servizi sociali del ragionier Fant…i

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LATINA – Arriva la campagna elettorale e con essa il valzer di dichiarazioni sull’assistenza ai bisognosi, ovvero i servizi sociali. Tutti pronti a fare beneficienza, tutti pronti a donare. Johan è rimasto colpito da una notizia straordinaria comparsa sui giornali locali. Un candidato, anzi due candidati zia e nipote hanno annunciato: “il 30% dell’indennità la verseremo ai servizi sociali”. Visto che la zia in questione è la Signora Fanti, già assessore ai servizi sociali, la domanda viene spontanea, se i servizi sociali sono ridotti così male al punto che i futuri consiglieri propongono di devolvere una parte dei gettoni per finanziarli, qualche responsabilità non è che ce l’ha anche lei, che fino a qualche mese fa dirigeva l’ufficio? Domanda retorica, senza risposta. Andiamo avanti. Johan nota che l’altruismo finisce al titolo.  Proseguendo nella lettura dell’articolo si capisce che in poco tempo dalla solidarietà si passa alla partita doppia. I candidati chiariscono subito che: “per tutto il mandato il 30% del netto (dei gettoni di presenza)”, del netto per carità, casomai qualcuno dovesse sbagliare con il lordo, saranno destinate ai servizi sociali del Comune di Latina. Si perchè zia e nipote Fanti: “vogliono dimostrare con l’esempio concreto quanto la politica giusta e leale sia possibile da chiedere e da attuare”. Subito dopo indossano di nuovo i panni del ragioniere e ritornano ai più concreti conti: “dunque, sull’importo lordo presunto, il versamento sarà pari a 2.200 euro di indennità annuale, che rappresenterà il 30% dell’indennità al netto della tassazione che è pari a 6.500 euro circa”!!! Ci tengono a specificare che le tasse sono versante alla fonte. Johan nota alcune cose: 1) il pessimo gusto di annunciare un gesto di solidarietà con i conti da ragionieri, arrivando a menzionare le tasse pagate (con le quali il Comune e lo Stato dovrebbero garantire i servizi sociali ndr); 2) la funzione di consigliere comunale è un’altra, mette a disposizione gli strumenti per interventi più concreti delle erogazioni “politiche” che sanno molto di campagna elettorale; 3) un consiglio a zia e nipote, se hanno voglia di fare solidarietà la facessero pure, ma senza annunciarla sulla stampa, altrimenti sa molto di interessato.


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