LATINA – Consiglio Comunale di tensioni per la maggioranza, quello di stamane.
Si votava il Rendiconto di gestione 2021, la fotografia della situazione economico-finanziaria dell’Ente. La convocazione del Presidente Raimondo Tiero segnava l’avvio dei lavori alle 09.00.
Forza Italia ed Annalisa Muzio ritardano. Comincia a serpeggiare agitazione fra i banchi della sinistra. Il centrodestra chiede a Tiero di fare l’appello.
La cosiddetta “maggioranza di programma” non ha i numeri per iniziare. Si rinvia di un quarto d’ora.
Nel frattempo arriva Annalisa Muzio, era in bagno dunque l’assenza più che legittima. Faccio una passeggiata fra gli scranni del Pd e sottolineo: “Oggi avete un problema, eh?!”. Mi rispondono: “Già, ma dov’è Forza Italia?”.
Una Consigliera Comunale di maggioranza mi dice, a mezza bocca: “Fazzone è arrabbiato nero”.
Secondo appello. I numeri non ci sono ancora. Altri quindici minuti di sospensione.
Arriveranno, trafilati, il Capogruppo di Forza Italia Peppino Coluzzi e Mauro Anzalone. Roberta Dellapietà, ancora positiva al Covid, è collegata da remoto.
Cominciano gli interventi. Mario Faticoni, il giovane Consigliere Comunale di “Latina nel Cuore”, si lancia in una lectio magistralis di economia e di bilanci. I numeri e i ragionamenti che incorniciano il suo intervento saranno citati, più avanti, da ogni Consigliere Comunale. Persino il Cinque Stelle, Gianluca Bono, lo citerà – ringraziandolo – per aver offerto un contributo tecnico importante.
Zaccheo fa Zaccheo, lì dentro è oggettivamente il più bravo: 295 milioni di residui attivi, cioè crediti non riscossi, più 75 milioni di debiti non pagati, uguale 350 MILIONI di euro di risorse indisponibili per la collettività.
Il disavanzo provocato dall’amministrazione Coletta è il doppio di quello dell’intera Regione Lazio, superiore persino a quello dell’Urbe.
Il Sindaco, mentre dal centrodestra prendono la parola uno dopo l’altro, conta la “sua” maggioranza: una, due, tre volte. Vuol essere certo di avere i numeri. Li ha, ma la situazione è tutt’altro che serena.
Gianmarco Proietti si avvicina ad Annalisa Muzio, le chiede se intende intervenire. La risposta è lapidaria: “No, io non dico nulla”.
Il Capogruppo di Forza Italia dirà due parole di circostanza. Il succo, oltre l’imbarazzo, è che serve più personale per implementare l’efficienza della macchina amministrativa.
Il Dirigente Vicaro, nel suo intervento, conferma quanto sottolineato non certo da un club di pericolosi reazionari neofascisti, ma dalla Corte dei Conti. Una incapacità cronica di spendere le risorse, incassare i tributi e pagare i fornitori.
“Finché la barca va”, canta un Consigliere Comunale. La lasceranno andare?
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