La Scala di Seta Giorgia in Fa

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Bellissimo il “Boris Goudunov” di Moussorgski trasmesso in diretta dal teatro alla Scala, una partitura superbamente “intricata” la cui scelta non casuale è non solo apprezzabile bensì necessaria essendo il teatro un inderogabile veicolo politico con o senza virgolette come due tra molti attestano Brecht e Dario Fo con loro registi eccelsi tra i quali Peter Stein Peter Brook Strehler Carmelo Bene insomma il fior fiore dell’avanguardia storica e non. Pare che lo S-Putin non abbia gradito ne siamo felici da un lato poiché lascia intendere che almeno qualcosa capisce (!) dall’altro perché si sia sentito “graffiato” dalla bellissima regia nonché allestimento che hanno splendidamente esaltato “l’orgia del potere” e l’inevitabile epilogo cruento. A parte qualche sbavatura retorica o concessione all’effetto plateale nel suo complesso la direzione orchestrale come quella teatrale hanno insistito sulla criminosa follia del potere, sulla inderogabilità della condanna di esso, dunque, una scelta più che congrua una lezione di storia e di politica attiva che un grande istituzione quale è La Scala hanno il dovere e l’orgoglio di fornire soprattutto in “tempi oscuri” quali sono quelli in corso per non parlare della superba interpretazione vocale e attoriale dell’ineguagliabile basso. Scaldano il cuore ovazioni come quella riservata dal pubblico a Mattarella, la presenza della Meloni (nota a margine: Berlusconi non ha mai presenziato) visibilmente intimorita dal clima, composta ed elegante una Meloni musicalmente “in scala” a scelta se in re in do o in fa (magari a lei più congeniale?!) da far tenerezza quasi una “pagetta” perfetta nel ruolo sia di eventuale “perpetua” di Bergoglio sia di “consigliera-governante” di Mattarella scelga lei chi dei due preferisca (!) comunque sia impeccabile mai paragonabile a quel Borioso Cretinov (Salvinone)…madre santa ce lo immaginiamo per un attimo alla Scala magari a piluccare lupini?! Insomma me lo dicono in molti di essere il Signor Rompiglioni faccio ammenda ma sono come i ragazzini quando maneggiano certi giocattoli complicati finiscono per sfasciarli! Insisto, la Meloni attrice in un remake de “L’onorevole Angelina” nell’originale Anna Magnani che però recitò magnificamente anche ne “La carrozza d’oro” di Renoir…e dai sora Giorgia ce poi stà quella in carrozza tu nel palco alla Scala e annamo su!
(ginaul)


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