Il teatro è gelo perché la solitudine accompagna sempre la vita dell’artista e la sua coscienza.
Edoardo De Filippo
Antigone la tragedia di Sofocle rappresenta il conflitto irriducibile fra il sovrano di Tebe Creonte e l’eroina Antigone che sceglie di non sottostare al potere del re. Il dissidio riguarda il diritto alla sepoltura di Polinice, fratello di Antigone, che Creonte vuole negare in ragione della sua condotta (aveva mosso guerra contro la sua città) mentre Antigone si appella alle tradizioni della comunità, in base alle quali ognuno merita di essere pianto dai suoi cari. La razionalità politica da un lato e le leggi del cuore dall’altro.
L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, testo scritto nel 1928, è stato rappresentato al Piccolo di Milano da Giorgio Strehler con la presenza dell’autore. Questo classico della drammaturgia contemporanea è una rielaborazione dell’Opera del mendicante di John Gay del 1728. Un’opera di corrosiva denuncia sociale che ha delle parti cantate.
Konstantin Stanislavskij è stato il padre delle pratiche attoriali del nostro tempo. Nacque in Russia nel 1863 e fu il primo ad indagare sistematicamente le reazioni naturali e spesso inconsce dell’essere umano e a organizzare in una forma applicabile all’artificio della recitazione. L’insieme dei suoi principi sulla recitazione, che si possono ritrovare nel libro Il lavoro dell’attore su se stesso, emerse da una vita di sperimentazioni sul campo.
Harold Pinter ha testimoniato che a Londra, mentre cadevano le bombe, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, la gente andava ancora a teatro.
Per lo scrittore, regista e attore francese Antonin Artaud (Marsiglia 1896 – Ivry-sur-Seine 1948) compito del teatro sarebbe quello di scuotere e sconvolgere lo spettatore. Il suo teatro della crudeltà intendeva appunto proporre uno spettacolo totale in cui fossero impiegati tutti i mezzi d’azione (luci, suoni, gesti, vicende, ecc.) atti a suscitare la partecipazione incondizionata dello spettatore.
Il teatro, diceva il direttore teatrale Paolo Grassi (Milano 1919 – Londra 1981), in Paesi come la Francia e la Germania, è considerato una necessità collettiva, un pubblico servizio come la metropolitana o i vigili del fuoco.
La regista Liliana Cavani ha scritto: «Nel testo Filomena Marturano troviamo temi forti e tensione profonda. La protagonista, benché povera e disgraziata, è una sorte di grande madre che insegna a tutti a vivere e ad amare. Filumena insegna a quell’uomo (Domenico) che cos’è la paternità, estesa anche a chi non è suo figlio naturale».
Edoardo De Filippo, dopo aver assistito allo spettacolo A me gli occhi please di Gigi Proietti alla fine baciò pubblicamente le mani dell’attore romano e andò in camerino a congratularsi con la giovane stella.
Gigi Proietti il grande attore romano, recentemente scomparso, diceva sempre: «Ringraziamo Iddio noi attori che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere».
Il 9 maggio del 1921 a Roma al Teatro Valle andò in scena Sei personaggi in cerca di autore di Luigi Pirandello. A questa prima il pubblico era numerosissimo. Alla fine della rappresentazione ci fu il “delirio”. Fischi, insulti, minacce, cazzotti…tra i pirandelliani e gli antipirandelliani. Protetto dal comitato di difesa, Pirandello, sorridente, e la figlia Lietta, uscirono dal teatro mentre gli spettatori inferociti lo aspettavano all’«Uscita degli Artisti» per tirare addosso al grande drammaturgo delle monetine e per gridargli «manicomio,…manicomio».
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