L’inquinamento è la nostra piaga quotidiana. I canali del Lazio sono inquinati.
In tutta la Regione, foci di fiumi e canali sono malati cronici d’inquinamento, ben 17 punti su 24 presentano cariche batteriche elevate. A Roma, tutti i punti monitorati risultano inquinati.
I dati sono stati illustrati un una conferenza stampa a Roma da Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio; Andrea Minutolo, coordinatore dell’Ufficio scientifico di Legambiente, alla presenza di Marco Paolilli, responsabile della rete di raccolta del CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati).
Relativamente alla provincia di Latina, il rapporto così si esprime: “In provincia di Latina degli undici punti monitorati cinque presentano cariche batteriche elevate. Giudizio di fortemente inquinato per i campionamenti per la foce del rio Santacroce (Gianola, Formia); e per la foce del rio Recillo (Scauri, Minturno). Tre i campionamenti giudicati inquinati: alla foce del canale Sant’Anastasia (a Fondi) e alla foce Verde a Latina e alla foce del fiume Garigliano a Marina di Minturno. Entro i limiti gli altri campionamenti effettuati. Per il caso della Provincia di Latina, su nessuno dei punti Inquinati o Fortemente Inquinati scaricano però depuratori dell’Ato4, così come nel punto alla foce del Fosso Cavallo Morto ad Anzio, nello stesso ambito territoriale; si tratta evidentemente di scarichi da parte di nuclei urbani abusivi non collegati in fognatura, sui quali ora esiste un progetto all’interno del piano investimenti dell’ato, che prevede anche il potenziamento dei relativi impianti di depurazione al fine di accogliere questi scarichi ulteriori”.
Dunque, Il litorale dell’Ato4 conferma la balneabilità e l’alto livello delle proprie acque, già da anni premiate con la Bandiera Blu. Inoltre Acqualatina prosegue con i progetti e gli investimenti per implementare la rete fognaria e ridurre ancora le zone con scarichi privati che versano direttamente nei canali.
“Siamo soddisfatti di questo risultato, che ci spinge a fare sempre meglio – afferma l’Amministratore Delegato di Acqualatina, Raimondo Luigi Besson – Alla Conferenza dei Sindaci dell’Ato4 il merito di aver fatto, della depurazione e della tutela ambientale, una priorità nel Piano degli Investimenti. Da sempre, infatti, la depurazione è uno dei punti fondamentali della nostra gestione, e i dati di Goletta Verde confermano il nostro impegno su tale fronte”.
“Un impegno – prosegue l’amministratore delegato – che sinora ha permesso di raggiungere importanti risultati e di evitare le sanzioni imposte dall’Unione Europea per il mancato o errato trattamento delle acque reflue. Grazie agli oltre 85 milioni di euro già investiti su depurazione e fognatura e alle decine di migliaia di analisi effettuate ogni anno, sia dai laboratori interni che dall’ARPA, è stato possibile passare da uno stato iniziale che vedeva solo 7 depuratori autorizzati allo scarico, all’attuale 100%”.
“Ma anche un impegno che prosegue, poiché altro c’è ancora da fare. Il Piano degli Investimenti – conclude l’amministratore delegato di Acqualatina -, infatti, prevede progetti di ampliamento e potenziamento degli impianti, nonché opere sulla rete fognaria, in tutto il territorio, sui quali siamo già al lavoro”.
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