LATINA – Accertamenti in corso da parte della Guardia di Finanza sulle attività delle cooperative Karibu e Consorzio Aid, rispettivamente impegnate nell’accoglienza di migranti, nel progetto perla e del servizio di accoglienza dei Cas della prefettura di Latina. Le stesse cooperative sarabbero gestite dalla moglie e dalla suocera del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Soumahoro che si difende: “Non sono coinvolto, vogliono infangarmi”.
La Procura di Latina ha reso noto il fatto che gli accertamenti si stanno svolgendo attraverso il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza in ordine a eventuali profili di rilievo penale in riferimento alle attività delle cooperative incaricate di assicurare alcuni servizi di accoglienza ai richiedenti asilo. Sempre la Procura ipotizza il reato di occultamento e distruzione contabile, mentre un altro fascicolo riguarda il reato di truffa. Nessuna inchiesta, invece, è stata aperta sui minori e sui presunti maltrattamenti. Anche se al sindacato sono arrivati i racconti di lavoratori minorenni che dichiarano di essere stati «lasciati al buio, senza cibo e acqua».
Per ora non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati e le indagini in corso sono con ogni probabilità per ora soltanto finalizzate a verificare la situazione finanziaria delle due cooperative. L’attività delle cooperative, secondo quanto riporta il Messaggero, è stata più volte al centro di inchieste. La suocera del deputato, Marie Therese Mukamitsindo, vincintrice del Moneygram Award 2018 riserato agli imprenditori dell’anno di origini straniere in Italia è a capo di una tra le più grandi cooperative del territorio pontino che nel 2018 è arrivata ad impiegare quasi 150 dipendenti.
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