LATINA – La Asl di Latina ha da poco messo a bando 25 posti di lavoro per dirigenti medici da destinare ai presidi di prima assistenza – ovvero i pronto soccorso – dei nosocomi della provincia pontina. Tuttavia, su 25 posti a disposizione, sono state appena sette le domande pervenute.

Come riporta il quotidiano Latina Oggi, a tentare di dare una riposta al perché di questo fenomeno è stato il Segretario Provinciale della FP Cisl Emiliano Milani, secondo il quale i motivi andrebbero «dalle continue aggressioni verbali ma anche fisiche che sono costretti a sopportare gli operatori dei Pronto Soccorso fino alla sproporzione fra risorse e domande di assistenza, tralasciando altre criticità comunque rilevanti. E non parliamo solo di dirigenti medici perché lo stesso discorso vale per gli infermieri che difficilmente digeriscono il fatto di dover lavorare in una unità operativa che conta 10 volte il numero di degenti presenti in un reparto».

In merito a tale situazione di criticità, una recente riunione si sarebbe tenuta tra organizzazioni sindacali e dirigenza della Asl. «La riunione è stata molto costruttiva. Nell’ambito di un ampio confronto, sono state affrontate le diverse criticità e definite le azioni da porre in essere: sicurezza, adeguatezza e formazione del personale, piano di riorganizzazione della comunicazione»: queste le parole del direttore generale dell’azienda sanitaria, Silvia Cavalli, riportate dai colleghi del quotidiano locale.

 


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