SABAUDIA – Erano le 17,35 quando è stata recuperata finalmente la salma di Christian Rotta, il 44enne morto precipitando in una scarpata del promontorio del Circeo.
Ci sono volute più di sei ore per recuperare il corpo il corpo straziato del forestale, dal momento che portarlo via con una barella è stato impossibile.
I soccorsi sono dovuti ricorrere all’elicottero messo a disposizione dal Corpo dei Vigili del Fuoco. E’ stato il Drago 57 con il personale del Soccorso Alpino-Fluviale a trasportare la salma fino al presidio allestito sul lungomare di Sabaudia. Ora saranno gli accertamenti medico legali a fare luce sulla dinamica dell’incidente.
In questi giorni, il 44enne originario di Lecco ma da anni residente a Sabaudia, ospitava i genitori venuti a fargli visita.
Proprio loro non vedendolo rincasare hanno presentato la denuncia di scomparsa che ha attivato la macchina dei soccorsi. Infatti Rotta ieri mattina era uscito di casa in tenuta sportiva e da quel momento aveva fatto perdere le sue tracce.
Subito sono scattate le ricerche dei colleghi forestali carabinieri di Sabaudia e dei vigili del fuoco di Latina e Terracina con i rispettivi mezzi, a cominciare da Torre Paola. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato rinvenuto solo questa mattina in una scarpata del promontorio, dal lato del versante Quarto Freddo, tra il Picco di Circe e Torre Paola. Si ipotizza che l’uomo sia caduto nel tratto più difficoltoso dell’arrampicata alla vetta panoramica del Circeo ben 541 metri dal livello del mare. Un volo tragico e fatale. Solo l’esame autoptico però potrà far luce su cosa sia realmente accaduto.
Quel che è certo è che la morte di Christian Rotta ha commosso le comunità di San Felice e Sabaudia. Tantissimi i ricordi e i messaggi postati sui social in omaggio al 44enne di Lecco.
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