Sabaudia. Custodi della Duna, l’emergenza Covid non ferma le attività del progetto di educazione ambientale dell’Ente Parco

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Sabaudia – I tempi d’emergenza non consentono agli studenti della scuola “Giulio Cesare” di Sabaudia e dell’Istituto Agrario “San Benedetto” di Latina di portare avanti, almeno per il momento, la cura del tratto di litorale loro affidato con l’adesione al progetto “Custodi della Duna”, promosso dall’Ente Parco Nazionale del Circeo nell’ambito della campagna di salvaguardia e recupero ambientale della duna.

Ma, nonostante il break imposto, non si ferma l’attività di tutela. In soccorso arrivano gli operatori del Servizio Educazione dell’Ente Parco, che a protezione delle parti più esposti all’azione erosiva del vento e del mare hanno fissato al suolo delle barriere in legno (in gergo sand fancing) al fine di bloccare il flusso di sabbia provocato dal vento, facendola depositare sulla duna.

Intanto, lo scorso 16 dicembre, sono state messe a dimora le piante che i ragazzi dell’Istituto Agrario “San Benedetto” hanno coltivato nelle loro serre. Tale impianto avviene con l’utilizzo sperimentale dei “cocoon”, piccoli serbatoi sotterranei biodegradabili che aiutano le piantine appena trapiantate a superare la fase delicata di crescita e lo sviluppo nei primi mesi di vita, in questo ambiente difficile e arido. L’utilizzo dei cocoon è stato possibile grazie al progetto di restauro dunale LIFE15 CCA/ES/000125 The Green Link, che l’Ente Parco sta portando avanti, in particolare nel tratto di duna in località Caterattino e Sant’Andrea. Il progetto “Custodi della Duna” va avanti da quattro anni e sta coinvolgendo studenti, tecnici e insegnanti nella cura pratica e tutela del proprio territorio.

A dimostrazione della possibilità di azioni collettive positive e durature nei confronti del proprio territorio.


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