Europa Verde Terracina, nella prospettiva di una riorganizzazione delle scuole in vista della riapertura di settembre, delinea un quadro delle problematiche urgenti, con l’obiettivo di fornire un contributo ed uno stimolo all’Amministrazione per affrontare in tempo e con lungimiranza la complessità delle azioni da intraprendere prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.
“Rileviamo che ad oggi – si legge nella nota trasmessa dai co-portavoce Catia Mosa e Gabriele Subiaco – non è stato esplicitato alcun piano da parte del Comune di Terracina e della Provincia di Latina in merito alla risoluzione di alcune criticità strutturali, di sicurezza e manutentive presenti negli edifici scolastici della nostra Città, problematiche del resto già note agli uffici comunali preposti e che richiedono interventi tempestivi e non più procrastinabili”.
“I nostri bambini e ragazzi, dopo mesi di chiusura, hanno diritto oltre che ad una scuola sicura e curata igienicamente anche ad un ambiente accettabile esteticamente, perché vivere in spazi belli, efficienti ed ordinati ha un valore educativo intrinseco che spesso viene ignorato dalla politica che non sa o non vuole occuparsi dei problemi reali delle famiglie tutte, delle loro paure, dei dubbi , delle incertezze di chi non sa cosa accadrà a settembre, con un silenzio ancora più grave per i bambini speciali, con diagnosi dai nomi difficili e problematiche complesse di famiglie che avrebbero bisogno di un supporto dombambiniiciliare, di persone competenti capaci di supportarli concretamente ora che la scuola è chiusa e che invece sono praticamente soli, nonostante l’enorme sforzo della scuola di assicurare attraverso la LEAD (legami educativi a distanza) un supporto affettivo e psicologico . Chiediamo, a nome di queste famiglie in difficoltà, l’attivazione di servizi domiciliari con figure specialistiche e una rete di supporto che possa aiutarli in questo cammino difficile. Per i bimbi e i ragazzi tutti, nostro futuro, chiediamo attenzione, lungimiranza, risorse e aiuti concreti per ricominciare a settembre nelle modalità migliori atte a garantire il sacrosanto diritto alla scuola e allo studio in contesti vivi, veri, sociali. Elementi imprescindibili che nessuna Didattica a Distanza (Dad), per quanto funzionale nel momento dell’emergenza, potrà mai sostituire. Chiediamo che la cabina di regia comunale recentemente costituita per pianificare la ripartenza a settembre, al di là di improvvisi slanci elettorali di chi, al governo e all’opposizione, avrebbe dovuto seriamente metter mano da tempo a questi problemi, alcuni davvero storici, produca finalmente un piano concreto con interventi precisi, risorse e tempi di intervento certi e tanti cantieri veri nei prossimi mesi”.


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