SONNINO – Lupi affamati sul Monte delle Fate mettono in pericolo il bestiame della zona. Soprattutto la siccità ha spinto i lupi in difficoltà fuori dalle consuete zone di caccia. Vitelli, cavallini, capre e agnelli sono stati oggetto nei giorni scorsi della loro aggressività.
A denunciare la situazione, al limite dell’insostenibile, i pastori che utilizzano le zone per far pascolare gli animali che registrano numerose perdite nonostante la loro presenza e quella dei loro cani.
I lupi infatti agiscono in branco isolando la preda e sbranandola in poco tempo. Quando i pastori sentono i lamenti dell’animale attaccato, è già tardi perché spesso arrivano quando lo stesso è stato già ucciso.
La maggior parte degli attacchi avvengono al buio, ma non sono insoliti gli assalti in pieno giorno. La frequenza dei raid si sta moltiplicando in maniera preoccupante e le procedure di risarcimento risultano lunghe. Tra attesa delle verifiche e quelle dei tempi burocratici, il rimborso risarcisce solo una parte delle perdite. In tutto ciò l’animale perso deve essere rimpiazzato e tutto ciò allunga i tempi per il pastore per portare l’animale all’età di vendita.
Tanti pastori rinunciano a chiedere il risarcimento e il problema dei Monte delle Fate non è il solo: ci sono anche Monte San Biagio e Monte Acuto.
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