LATINA – “C’era una volta il litorale di Latina”. Si potrebbe scrivere questo sul cartello da apporre a Capo Portiere. Un cartello certo più attuale di quello della Bandiera Blu targata 2020. Perché questa è l’unica cosa che resta di un patrimonio prezioso ed unico, quale la marina di Latina rappresenta, trasformato dall’inefficienza amministrativa del sindaco Coletta e Lbc e dall’inefficacia delle poche e limitate azioni messe in atto in questi cinque anni, non solo per valorizzarla ma per renderla concretamente fruibile per i cittadini e i turisti.
L’assenza di qualsivoglia intervento concreto di manutenzione, la mancanza di decoro in cui il lungomare è sprofondato, è visibile, in modo incontrovertibile ad ogni passo. Il verde che doveva caratterizzare i marciapiedi a ridosso della duna sono sterpaglie secche che crescono senza alcun criterio invadendo spesso la camminata ma anche rappresentando l’habitat perfetto per insetti pericolosi anche per i bimbi che d’estate proliferano proprio in contesti di degrado. La pista ciclabile, che doveva essere il simbolo di una Latina eco sostenibile, tanto cara al duetto Coletta – Bellini, è una sequenza infinita di buche che mettono a rischio l’incolumità e la sicurezza dei pochi avventurieri che decidono di utilizzarla.
I marciapiedi sono rotti, con il mattonato spesso disconnesso che rappresenta un pericolo per i cittadini. Le passerelle sono ancora, per gran parte, come coloro che son sospesi, non utilizzabili e rotte. Gli alberi presenti nelle poche aiuole pendono come la torre di Pisa e prima o poi cadranno in testa a qualcuno se non si interverrà. Per non parlare della gestione schizofrenica della viabilità che costringe i cittadini a trascorrere più tempo in macchina per accedere ed uscire dal litorale che a godersi un po’ di relax in spiaggia. Sulla battigia ci sono ruderi di pattini ed altri indefiniti attrezzi che rappresentano la perfetta parabola di Lbc e Coletta, decadenti, scrostati, in costante avaria e perdita di pezzi, incapaci di mantenere la rotta e destinati alla deriva in cui hanno coinvolto e affossato Latina e i suoi cittadini. Siamo di fronte ad una situazione vergognosa peggiorata dalle parole di Coletta e dei suoi che solo un paio di giorni fa hanno spiegato, in un monologo in cui come al solito non erano consentite repliche, come hanno trasformato in meglio la città. Probabilmente si tratta di un’altra città, perché a Latina, e le immagini lo dimostrano, di quei miracoli non ha visto neanche l’ombra”.
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