Mi è capitato anche di veder esaudito il mio sogno sportivo di ragazzo: nell’anno sportivo 1987-88 arrivò a Sezze, chiamato ad allenare la squadra che partecipava al campionato di promozione (diventata Vis Sezze) proprio Giulio Iellini. E’ stato un anno indimenticabile per tutti gli appassionati; non capita tutti i giorni di poter “fare pallacanestro” con uno che da giocatore ha vinto campionati, coppe Europee, ha sfiorato medaglie alle Olimpiadi con la Nazionale (Montreal 1976). Un personaggio staordinario!! Naturalmente vittoria in campionato e promozione in serie D.
Oltre al compito di coach della prima squadra, Giulio supervisionava gli allenamenti delle squadre giovanili, quindi anche della squadra “Ragazzi” che allenavo io; quindi abbiamo parlato spesso di tecnica, di motivazione dei giovani nell’approccio sportivo e, raramente, degli anni d’oro della sua carriera sportiva.
Ma quello che non dimenticherò mai (…il sogno da ragazzo) sono le centinaia di sfide che ho fatto contro Giulio, durante gli intervalli tra gli allenamenti; la gara consisteva nel fare sette tiri a canestro da posizioni diverse oltre la linea dei tre punti.
Vinceva sempre lui.
Un giorno però l’ho battuto! Solo una volta! Un giorno ho vinto una sfida di tiro a canestro contro Giulio Iellini!! E’ vero e lo racconterò ai nipoti come l’ho raccontato in questi anni a tutti i miei amici.
P.S. Dimenticavo di dire che nella gara di tiro Iellini c’era una particolarità: io tiravo normalmente mentre lui poteva tirava solo “di gancio”.
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