Cardillo Cupo (Ass. Beccaria): “Basta con le stragi degli innocenti”

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Sono 6 i casi in appena 7 mesi di questo maledetto 2019. Parliamo delle morti di innocenti, di infanti, tutte avvenute per mano di chi li ha generati, aprendo a riflessioni senza confini ma che restano ancora senza risposte. Eccola la strage degli innocenti in pieno 2019 in Italia, il Paese del Telefono azzurro. Oggi a Napoli, ieri a Nocera Inferiore, l’altro ieri ancora alla periferia di Napoli, poi a Cassino, a Milano, a Novara. È il Bel Paese trasformato in un Paese dell’Orrore che non conosce confini, unito nella follia di chi è genitore e omicida allo stesso tempo, di chi genera la vita e di chi la vita la toglie, inspiegabilmente.
Spesso, andando ad analizzare il quadro dove maturano questi atti tragici ci accorgiamo che sono nuclei familiari con enormi problematiche, dove si alza un muro di omertà drammatico, perchè spesso il marito/compagno assassino vene protetto, in alcuni casi addirittura aiutato, dalla compagna/madre. Tragedie nelle tragedie, amplificate anche dall’uso di droghe che si riscontrano nei test tossicologici degli infanticidi. Indicare questi genitori come semplicemente degli adultescenti è riduttivo e superficiale, perché l’istinto omicida è altro; in una società civile avanzata non c’è soltanto da imputare responsabilità al pronto e tempestivo intervento di chi è preposto a svolgere funzioni di assistente sociale ma anche i vicini di casa sono chiamati a intervenire per allertare interventi risolutori. Questo che significa ? Che siamo tutti, come parte di un’unica comunità, chiamati a evitare tragedie e drammi, perché apparteniamo a una società che non può imbarbarirsi o restare indifferente alle urla strazianti di piccolissimi minori picchiati e seviziati dagli stessi genitori. Non possiamo trasformarci in inumani. Denunciate senza esitazione, l’innocenza e la purezza dei nostri bambini ve ne sarà grata.
Passano gli anni, i decenni, ma la storia sembra ripetersi sempre uguale, in un Paese che non riesce a dotarsi degli anticorpi necessari, anche quando si parla di bambini sottratti alle loro famiglie con abusi, sevizie di ogni tipo ed alterazione della loro percezione della realtà.
Un gioco fin troppo facile ma che vede incredibilmente coinvolte anche le Istituzioni, quelle che dovrebbero stare dalla parte delle famiglie e dei più piccoli, il futuro della nostra Nazione. La storia giudiziaria letta ed ascoltata in questi giorni grazie alla brillante indagine della Procura, invece, racconta di atrocità di ogni tipo, al solo scopo di accumulare denaro e soddisfare i bisogni più beceri, in danno delle figure più deboli e indifese e che dovrebbero essere protette. L’associazione Cesare Beccaria è al fianco dei genitori, quelli che sono riusciti a sopravvivere perché molti non hanno retto al dolore, e dei minori, alcuni oggi adulti con infiniti problemi esistenziali; dopo l’accertamento delle responsabilità penali, ora è il momento di un atto di coraggio ed ancor prima di civiltà: si intervenga su tutti i fascicoli del periodo ed in cui si ripetono alcuni nomi o sigle imbarazzanti e si dia la possibilità di restituire ai piccoli strappati alle loro famigli senza motivo la possibilità di ritrovare quella serenità che pezzi deviati dello Stato hanno sottratto loro in tenera età.
È un dovere dello Stato.
Come Associazione auspichiamo un pronto intervento alla Corte Europea dei Diritti Umani per valutare gli inestimabili danni causati alle famiglie ingiustamente coinvolte.
Pasquale Cardillo Cupo,
Presidente Ass.ne Cesare Beccaria

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