LATINA – Carnevale (Lega): «Servizi sociali in subappalto, una scelta infelice che oggi pagano i lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio». Apprendiamo con rammarico che una delle cooperative coinvolte in subappalto nella fornitura di servizi sociali alle persone e alle famiglie del nostro comune è fallita e che i suoi dipendenti rischiano di non ricevere lo stipendio, con tutti i disagi immaginabili per chi deve mantenere una famiglia e dei figli: specialmente a settembre quando le spese per l’avvio dell’anno scolastico incidono maggiormente sui bilanci familiari.
Inizia così la nota del consigliere comunale della Lega, Massimiliano Carnevale.

«Un fatto increscioso che si ripercuote sui lavoratori e sulla qualità del servizio offerto dal Comune alla nostra comunità cittadina e che è stato svolto, in quest’ultimo periodo – prosegue la nota dell’esponente del partito di Salvini -, in maniera precaria e senza certezze non di sicuro per colpa dei lavoratori e degli operatori coinvolti.
Non è stata dunque felice la scelta fatta da questa amministrazione e dalla sua parte politica, che noi abbiamo contestato più volte: ossia quella di spacchettare l’appalto dei Servizi Sociali in vari lotti, invece di indire una gara europea che avrebbe certamente garantito un maggior controllo e una maggiore qualità dei servizi erogati. Una scelta che probabilmente ha finito per assicurare una maggiore vicinanza tra cooperative prescelte e amministrazione, ma che nei fatti non ha impedito il verificarsi di problematiche di questo genere.

Per di più, da quello che ci risulta, molti dei servi offerti con quella gara d’appalto e che poi sono stati subappalti alla cooperativa coinvolta nel fallimento risultano essere decisamente carenti rispetto a quello che veniva offerto in passato nella nostra città: colonie estive, centri diurni e quant’altro necessario a far sentire il senso di appartenza ad una comunità e di vicinanza a quelle fasce di popolazione più disagiate.
Un problema che ha pesato, oltre che sui lavoratori che oggi rischiano di ritrovarsi senza stipendi pagati, anche su quella fascia di popolazione più debole che di quei servizi avrebbe dovuto beneficiare.

Mi auguro pertanto che l’amministrazione Coletta, che ha operato volutamente questa scelta dello spacchettamento, e che avrebbe di certo dovuto controllare con maggior puntualità quanto stava avvenendo, oggi si adoperi con ogni mezzo per porre rimedio a questa situazione e che in futuro operi controlli più stringenti sugli appalti assegnati che riguardano i servizi sociali nella nostra città.

Infine come ultima notazione politica, dispiace constatare ancora una volta, come già avevamo denunciato nei mesi scorsi, che l’amministrazione Coletta continua a dimostrare scarsa attenzione alle condizioni in cui operano i suoi dipendenti e i dipendenti delle aziende coinvolte negli appalti dei servizi pubblici erogati dal nostro Comune».


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