Coletta e il -15% nei consensi, manca un progetto di città. L’analisi di Di Cocco

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LATINA – Gianluca Di Cocco, esponente di Cuori Italiani interviene sulla classifica dei sindaci redatta da Il Sole 24 Ore. Una graduatoria che vede sì il primo cittadino di Latina al quarto posto tra tutti i sindaci d’Italia ma con un calo di consensi pari al 15%. “Il fatto che in questi mesi non si sia fatto altro che sentenziare, additare, infangare e che nessuna soluzione sulle grandi tematiche siano state fornite – spiega Di Cocco – , ha creato questo pessimo risultato, (- 15,1% il gradimento da giugno per Damiano Coletta) che letto in maniera, anche superficiale, scrive la parola fine al famoso viaggio di nozze, tra Coletta e una buona parte della città.
In un passato non troppo lontano, l’ho avevo già detto, serve autodeterminazione, impegno e capacità amministrative e politiche, ma attenzione però a distinguere i sogni dai progetti.
A oggi non vedo neanche lontanamente il percorso che la nostra città deve affrontare, non c’e’ una visione sul dove si voglia andare, se pure ci fosse sono molto nebulose.
La macchina che produce quegli introiti per le casse comunali, che vanno poi a trasformarsi in servizi, il settore “urbanistico”, si proprio quel settore, posto sotto la lente d’ingrandimento negli ultimi mesi, è fermo, l’ufficio condono alla paralisi.
Questi settori hanno bisogno di riprendere la sua funzione, con tutti i crismi di trasparenza e legalità.
Ripartire principalmente dalle costruzioni attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente, dando opportunità di lavoro e far ripartire l’economia della città.
Vorrei sapere in maniera chiara, perché non si capisce per niente, su quale modello di sviluppo futuro della città bisogna lavorare, queste sono scelte che passano necessariamente attraverso le scelte politiche.
La politica deve scegliere, invece denoto un lassismo impressionante, comandare una squadra, implica responsabilità, non si vince nessuna partita se non azzardi, il catenaccio, non sempre fa vincere.
Latina deve tornare a essere centrale, parliamo della seconda città del Lazio. Mi domando, poi, il motivo per cui c’è questo un forte ritardo nell’emanare il bando per il trasporto pubblico locale, quello per la gestione dei parcheggi, come il bando che affida la gestione dei parchi.
Sono rammaricato poi, e il cittadino comincia ad accorgersene, dei silenzi più assordanti su quelle questioni fondamentali per la città, che devono essere risolte e che non possono essere ulteriormente rimandate, la faccenda dei rifiuti, lo smantellamento delle partecipate, la ztl, il cimitero, la marina, il piano del commercio, sulla questione immigrazione, solo una piccolissima nota dell’assessore Ciccarelli a mezzo stampa.
Questi importanti test ad oggi non affrontati denotano l’incoerenza su quanto detto e quanto promesso in campagna elettorale”.


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