ROMA – I mezzi di comunicazione hanno progressivamente cambiato l’approccio del tifoso con il mondo sportivo. Se prima l’unica maniera di assistere alle partite era quella di recarsi allo stadio, via via prima la radio, poi la tv e infine internet (con PC, tablet e smartphone) hanno permesso di seguire il calcio seduti in poltrona o al bar con gli amici. E se una volta si tornava dalle gite domenicali con l’autoradio a palla per seguire i maghi della radiocronaca, come Enrico Ameri e Sandro Ciotti, e proseguire a casa con la tanto amata Domenica sportiva, oggi ci sono le pay-tv.

Una rivoluzione epocale pronosticata nel 2000 dallo stesso Sandro Ciotti che, insieme a Gino Roncaglia, pubblicava il libro avveniristico “Mondo digitale. Introduzione ai nuovi media”. Un testo nel quale ipotizzava lo sfruttamento dello streaming video in tv, oggi praticamente realtà grazie a piattaforme interamente dedicate allo sport, come DAZN ad esempio. E lo streaming non è di certo l’unica novità.

Dall’agenzia ai siti online: come è cambiato il mondo delle scommesse

Quella delle scommesse è una pratica millenaria. Già dai tempi dei Romani si scommetteva sui dadi, e anche le scommesse sulle estrazioni del Lotto o le corse dei cavalli sono abbastanza datate. E non potevano mancare sin dall’inizio dei campionati le partite di calcio tanto amate dagli sportivi, i quali oggi giocano non soltanto sui risultati finali della schedina, ma anche sugli eventi collaterali come il numero dei goal segnati in partita.

E oggi puntare è sempre più facile, visto che dalla vecchia agenzia si è passati a fare tutto online. Ormai infatti è possibile scommettere sul calcio attraverso le apposite sezioni di siti come William Hill, ad esempio, sempre seguendo le regole che chi ama scommettere conosce bene. E cioè che non si punta seguendo il cuore ma con la testa, studiando gli eventi e le probabilità, o seguendo i pronostici che vengono realizzati grazie a complessi sistemi di calcolo, che tengono conto di una serie molto ampia di fattori. Bisogna sempre fare attenzione però a non fidarsi dei siti clandestini, ma giocare solo su quelli autorizzati AAMS.

E anche il mondo dell’informazione cambia pelle

Era più che prevedibile che internet avrebbe cambiato anche il mondo dell’informazione. Per i giornali, abituati alle tirature cartacee, l’avvento della rete suonò come una catastrofe, ma il progresso non conosce ostacoli e ormai oggi, e anche in questo il grande Ciotti fu profeta, tutti i mezzi di comunicazione si avvalgono dei servizi della grande rete, confluendo in quello che ormai ha le sembianze di un unico strumento, dove la differenza la fanno i temi e i contenuti.

Certo, cambiando strumento, anche la maniera di comunicare doveva trasformarsi, avvicinandosi sempre più ad una comunicazione che da lineare, fredda e irraggiungibile, diventava calda, circolare e confidenziale, classica dei sistemi interattivi. Attraverso il Web, infatti, ormai circola la maggior parte delle informazioni, dai quotidiani online (ancora legati a titoli e contenuti ed a un linguaggio codificato in maniera tradizionale) ai social, dove la divulgazione delle notizie è opera di tutti. E il linguaggio si adatta così allo spazio disponibile, scatenando “graficamente” le emozioni o lasciando parlare le immagini. In un modo del tutto nuovo rispetto al passato.


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