E’ il giorno di Giuseppe Conte, probabilmente l’ultimo trascorso fra gli stucchi di Palazzo Chigi. Noi ci prepariamo ad un pomeriggio di maratona mentana, irrobustiti da tortelloni ripieni di culatello e parmigiano reggiano.
Sarà governo giallo-rosso? Vedremo. Io aspetterei l’esito delle consultazioni affidate alle sapienti mani di Sergio Mattarella.
Certo, qui a Latina questo dialogo fra i dem e i grillini viene letto pressapoco così: a Roma ci han tolto l’imbarazzo di giustificare un’alleanza con Coletta ed i suoi. Perché se il Pd di Zingaretti siglerà un patto di Governo con Toninelli, perché qui in palude non si dovrebbe dialogare con Lessio e la Perazzotti? Il ragionamento non fa una piega.
Tant’è che Claudio Moscardelli, intervistato da Sandro Panigutti, apre al mondo colettiano.
Noi ci permettiamo di suggerire ai maggiorenti del Pd l’unica soluzione plausibile: giocare la carta Sesa.
Vale a dire impegnare l’Onorevole Sesa Amici nella Giunta della seconda città del Lazio.
Comunque la si pensi è la figura politica di più alto prestigio che i dem possano vantare in questa provincia: parlamentare di lungo corso, per ben due volte Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Si narra che sia maestra dei corridoi e dei palazzi del potere. Laureata in filosofia, setina, intellettualmente è l’erede del miglior realismo togliattiano.
Grande lavoratrice, decisamente secchiona è bravissima a sbrogliare i dossier più complicati della politica nazionale.
Più volte chi scrive le ha rimproverato di non aver aperto nemmeno un garage elettorale in questo territorio, di essere poco presente sulle questioni amministrative della Provincia. La critica rimane valida epperò, da un certo punto di vista, una intellettuale della politica abituata a confrontarsi con Veltroni, D’Alema e Gianni Cuperlo capisco s’appasisoni poco di buche, lampioni ed opere infrastrutturali.
Sarebbe un Assessore di alto profilo istituzionale e politico, preludio di un dialogo serio e costruttivo che corra sui binari della Politica fra Pd ed Lbc.
Altre figure, francamente, non ne vedo. Enrico Forte presidia la Pisana, l’ottima Zuliani sta alla politica come io alla ingegneria meccanica e Moscardelli scalda i motori di qui al voto.
Il Pd una carta da giocare, e vincente, ce l’ha.
Si chiama Maria Teresa Amici, detta Sesa.
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