Oggi,ore 15.00,scatta l’ora della vendetta o della disfatta. Si capirà se l’Impostore continuerà a tenere la testa sul collo taurino e luciferino oppure se la sua testa cadrà. In tal caso,Italiani, alla riscossa! Se la testa cade/l’Italia s’è desta/la belva funesta che stuprata l’ha/ le istituzioni democratiche vilipese/ senza pudore né rispetto insultate e bestemmiate/ il popolo italiano sempre in bocca/ raggirato e infangato/finalmente in ginocchio sta… Cominceranno a capire quegli elettori davanti a lui ancora proni, il paese a tremare per la vergogna? Lui, l’ultimo re di Roma, né Romolo né Remo, né Cesare né Augusto, funestamente Nerone con la cetra in mano,a intonare la più stonata delle canzoni: il potere sono io, come me solo,unicamente, eternamente io! Come Quello incendiò Roma per arrostire i cristiani così Questo sequestrò in mare gli emigranti per lasciarli affogare senza pietà. Entrambi disumani e folli. (gmaul)
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