Distruzione delle Vele. Cade il simbolo della Camorra.

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Scampia- Ieri mattina, alle 11:17, è stato il giorno dell’inizio dell’abbattimento della Vela verde, a Scampia, simbolo, insieme alle altre sei Vele, del degrado della città e della Camorra.

Il Comune e l’Università di Napoli, grazie ad un progetto da loro presentato, hanno vinto il bando periferie con il quale è stato possibile reperire i fondi per la riqualificazione tanto attesa di questa area, che ha avuto inizio con l’abbattimento della Vela verde per un costo di circa 18 milioni di euro ma il progetto è quello di realizzare un piano di fattibilità complessiva da 120 milioni di euro che prevede abbattimenti, ricostruzioni riqualificazioni, strutture, servizi e l’università.

Tanta la commozione tra chi tra quelle mura ha vissuto.

Tutti gli abitanti saranno spostati in nuovi appartamenti.

Una soluzione questa da loro auspicata da tempo.

Progettati negli anni ‘60 i sette edifici dovevano riprodurre l’ambiente dei vicoli di Napoli, avvalendosi di numerosi spazi comuni e servizi ma dopo il terremoto del 1980 questo è diventato un fortino della camorra, complice forse anche una distorsione del progetto iniziale voluto dall’architetto Franz Di Salvo che prevedeva la costruzione dei 7 mega edifici a forma triangolare da cui il nome “Le Vele”

nei quali non sono state create quelle aree progettate per lo sviluppo della comunità, concepita invece in quel tempo, che avrebbero dovuto accompagnare il boom demografico e migratorio di quel periodo con idea di comunità proiettata verso una società moderna, che avrebbe dovuto sfruttare le sette innovative strutture con una capacità del viver comune zone ricche di servizi che purtroppo non sono mai state realizzate.

Da allora ad oggi, le Vele sono state invece la capitale europea dello spaccio.

Simbolo per Scampia di una società schiacciata dalla malavita che non si è riusciti ad estirpare neppure con l’abbattimento delle prime Vele voluta dall’allora Sindaco Bassolino, nel 1997.

Speranzosi i residenti che credono nella riqualificazione e guardano fiduciosi alla nuova idea urbanistica,  ma diversi sono gli architetti che negli anni hanno difeso la bellezza e l’idea di queste costruzioni, scongiurandone la demolizione.

 

 

 

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Sono nata a Roma il 29 ottobre del 1981, vivo a Sermoneta dove gestisco una piccola impresa nel borgo medievale. Nella mia cittadina, che amo e vivo con entusiasmo, mi interesso di politica e attività sociali. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione, sono molto attiva nel volontariato. Dalle pagine di News-24.it spero di raccontarvi con entusiasmo e passione la mia splendida Sermoneta: un borgo incantato, dove è possibile fare un viaggio nel tempo e nella natura...