L’emergenza Covid-19, con tutte le limitazioni imposte con i vari decreti che si sono succeduti a livello sia centrale che regionale, sta mettendo a dura prova gran parte delle attività produttive del territorio. A risentire della complicata situazione è anche il comparto florovivaistico, settore fiorente della nostra provincia, che vanta nel suo contesto medie e grandi aziende, molte delle quali leader in tutti i mercati nazionali ed internazionali. Per cercare di porre argine al conseguente danno economico che, a lungo andare potrebbe diventare incalcolabile, il sindaco Gervasi e l’assessore alle Attività Produttive, Emanuela Palmisani, hanno scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, e all’Assessore regionale ad Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, Enrica Onorati. Una richiesta che tende a sollecitare provvedimenti straordinari e urgenti al fine di difendere e sostenere tutte le aziende del settore. Tra le proposte avanzate, figurano la creazione di un fondo d’emergenza che consenta di elargire ai florovivaisti finanziamenti a fondo perduto per il totale del valore delle produzioni perse, nonché l’adozione di misure ed interventi ritenuti idonei per fronteggiare e superare questo grave momento di crisi. “Il florovivaismo rappresenta una filiera strategica per tutto il territorio e determinante per il Pil locale, non a caso circa il 50% della superficie agricola è destinata a culture florovivaistiche – commenta l’Assessore Palmisani – Il settore ha bisogno di supporto e di misure urgenti che possano fermarne il collasso imminente, causa le disdette provenienti dal mercato estero, l’annullamento degli eventi di settore, la chiusura dei mercati ecc. Senza contare, trattandosi di materiale deperibile, i costi che le aziende sono chiamate a sostenere per lo smaltimento dei prodotti rimasti invenduti e deterioratisi. Una situazione che determina la perdita della stagione primaverile, ossia circa il 70% dei ricavi annuali dell’intero sistema florovivaistico. Per i produttori che lavorano esclusivamente con produzioni primaverili tale perdita interessa addirittura il 100% del fatturato, con tutto ciò che ne consegue a livello di stabilità aziendale e opportunità di occupazione”. La lettera è stata condivisa con le aziende del comparto nell’ambito degli incontri relativi al “Patto per Sabaudia”, che proseguono con cadenza regolare in modalità telematica e che vedono imprenditori e Amministrazione Comunale lavorare fianco a fianco ed in piena condivisione degli obiettivi.


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