Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze: Il web lancia la #OrangeRevolution

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Ricorre oggi la giornata Mondiale delle bambine  e delle ragazze , proclamata dall’  ONU  per accendere i riflettori su un problema grave e irrisolto  in tanti paesi del mondo: la negazione dei diritti , verso le donne ma  soprattutto verso la “categoria “ più debole delle donne: le bambine .

In occasione della Giornata, quindi   Il web si tinge di arancione proprio  in difesa delle bambine.  L’organizzazione Terre des hommes chiede agli utenti dei social network di testimoniare la condivisione dei valori aderendo alla sua #OrangeRevolution, la “Rivoluzione Arancione” .

Come fare? Semplice, basta postare sul proprio profilo Facebook, Twitter o Instagram un oggetto, uno slogan, una foto o un selfie dal tocco arancione usando gli hashtag #OrangeRevolution #indifesa. L’arancione ,oltre ad essere stato il colore che ha caratterizzato varie rivoluzioni, vuole essere un segnale di rottura degli stereotipi di genere, che impongono il rosa come il colore delle bambine.

I  dati comunicati dalle  varie organizzazioni umanitarie  sul problema sono  sempre più agghiaccianti: nel mondo ci sono oltre 700 milioni di donne che si sono sposate in età minorile  e ogni anno 15 milioni di  matrimoni   coinvolgono una minorenne.

Per non parlare di complicanze per gravidanze e parto. Settantamila mila ragazze tra i 15 e i 19 anni muoiono per patologie connesse .   Questi sono solo  alcuni dei dati resi noti dall’Unicef in occasione della Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze.   Addirittura ,le bambine sotto i 15 anni hanno 5 volte più probabilità di morire durante la gravidanza e il parto rispetto alle donne tra i 20 e i 29 anni.

 Le bambine tra i 5 e i 14 anni sono occupate il 40% in più del tempo, in lavori domestici non pagati e nel raccogliere acqua e legna rispetto ai bambini della stessa fascia di età.

Le ragazze tra i 10 e i 14 anni in Asia Meridionale, Medio Oriente e Nord Africa sono occupate circa il doppio del tempo in faccende domestiche rispetto ai ragazzi. I paesi in cui le ragazze tra i 10 e i 14 anni subiscono in maniera sproporzionata il peso delle faccende domestiche rispetto ai ragazzi sono: Burkina Faso, Yemen e Somalia.

Un bambino che nasce da una madre minorenne ha il 60% delle probabilità in più di morire in età neonatale, rispetto a un bambino che nasce da una donna di età superiore a 19 anni. E anche quando sopravvive, sono molto più alte le possibilità che possa soffrire di denutrizione e di ritardi cognitivi o fisici.

Infine lì’abbandono scolastico: solo 1 ragazza ogni 3 maschi frequenta la scuola secondaria.


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