LATINA- Ha fatto benissimo la Prof.ssa Stella Fioccola, Dirigente del Liceo
Scientifico Majorana, a sospendere i ragazzi che, fregandosene di
regole leggi e persino della propria salute, fumavano nei bagni della
scuola.
Una istituzione educativa, come è un Liceo, ha il diritto-dovere di
educare (dal latino e-ducere!) gli adolescenti a quelle che sono le
basi del vivere civile.
Ovviamente la rete degli studenti, un piccolo sindacatino di ragazzi
“sinistri”, ha tentato una difesa farneticante degli alunni a cui è
stata comminata la sospensione.
Chi scrive è stato a lungo rappresentante degli studenti del liceo
classico ed anche della Consulta Provinciale. Per le mie intemperanze,
sempre e solo dialettiche, anche io provai il brivido della
sospensione ed anche di un 7 in condotta. Non protestai. Incassai e
buonanotte al secchio!
Non ho mai fumato nulla ché, grazie a Dio, i vizi li ho tutti eccetto
quelli delle sostanze stupefacenti  dei superalcolici o del gioco
d’azzardo. Bevo soltanto vino rosso possibilmente di ottima qualità e
che raggiunga almeno i 14 gradi di volume.
I dati ci dicono che la dipendenza da tabacco fra i bambini e gli
adolescenti è in aumento: 1 ragazzo su 5 tra i 13 e i 15 anni fuma
sigarette. Addirittura la prima sigaretta si aspira tra i 10 e i 13
anni, in piene scuole medie.
La legge 3\2003 all’art.51 rubricata “tutela della salute dei non
fumatori”, meglio conosciuta come “Legge Sirchia”, dall’omonimo
Ministro della Salute dell’allora Governo Berlusconi, fu salutata in
tutta Europa come una delle previsioni normative più avanzate nel
contrasto al fumo attivo e passivo.
E’ del tutto evidente che la scuola sia, oltre ad una casa di
educazione culturale alla Vita, anche un luogo pubblico in cui non
possa essere consentito il fumo di sigarette.
Fosse solo il tabacco, il problema dei ragazzi. Il consumo di cannabis
rientra quasi nella normalità, per gli adolescenti. I ragazzi della
“rete degli studenti”, andassero a visitare il Sert del nostro
ospedale e si accorgerebbero che chiunque abbia una dipendenza dalla
cocaina o dall’eroina ha certamente cominciato con la banalissima
“canna”.
Alcol di pessima qualità, poi, inonda le serate dei nostri ragazzi i
quali mangiano male e bevono peggio. Non certo per il gusto di una
esperienza eno-gastronomica (se interrogati, non credo sappiano
neanche cosa vuol dire) ma soltanto per il gusto di sballarsi e star
male. Di-vertirisi. Distrarsi.
Da che, da chi? Da una famiglia per certi aspetti assente e ripiegata
su se stessa. Sempre più amica, pronta a dare una pacca sulla spalla
ai figli riempendo così il vuoto educativo e valoriale. Da una realtà
miserabile di una scuola che, offesa e ferita nella sua dignità,
rinuncia ad essere un presidio, appunto, di vera educazione.
Distrarsi,anche, da una società che in fondo sembra preferirli
storditi e sballati questi ragazzi. Almeno non rompono le palle e
lasciano fare.
Siate vigili, ragazzi! Non fumate, non bevete, non giocate d’azzardo o
al poker online. Aspirate l’aria buona della Vita: a scuola, in
oratorio, in un parco a rincorrere il pallone.
Un applauso a questa Dirigente Scolastica che non ha voluto far finta
di nulla. Non ha girato la testa dall’altra parte. Non ha fatto finta
di non sapere.
Ha educato. Ha fatto, cioè, né più né meno quel che il suo ruolo e la
sua funzione gli impongono di fare.
E’ la lezione più importante che potesse impartire ai ragazzi, cara
Prof.ssa. La contesteranno, si figuri. Tra qualche anno, ne sia certa,
la ringrazieranno per non essersene fregata.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.