Quando il mondo sta per volgere verso il sovranismo (dottrina politica che avvalora la difesa della sovranità nazionale da parte di un popolo, in contrapposizione alla politica di organismi internazionali e sovranazionali, come l’UE) – la cui base all’interno di uno Stato sono l’autoritarismo e l’assolutismo incontrastato e indiscutibile -, per deviare e annullare le basi della democrazia che, per quanto imperfetta, è la migliore forma di governo sperimentata fino ad oggi sin dai tempi di Pericle (V secolo a.C.), ecco giungere in maniera subdola e autoritaria un organismo, oltretutto non vivente, che per vivere e riprodursi sfrutta organismi viventi come l’uomo. È un organismo chiamato Coronavirus, la cui malattia è Covid 19, dalle dimensioni impercettibili, infinitesime, pari a circa cento nanometri (un nanometro è un millesimo di micron) che come un despota assoluto, con capacità di fare e sfare senza alcun ostacolo che ne impedisca l’azione, si insinua come un fantasma nel corpo dell’essere umano. Esso passa da un individuo all’altro, senza distinzione o di colore della pelle, o di razza, o di provenienza geografica, o di classe sociale di appartenenza, o di carica pubblica, o di prestigio, o di altro, per dimostrare al mondo intero cosa voglia dire assoluta sovranità: ansia, paura, panico, isolamento, sospetto, povertà, mancanza di condivisione, perdita di fratellanza, di uguaglianza e di libertà! Nel contempo, però, tramite il Coronavirus acquistano luminosità anche aspetti positivi in quanto induce l’individuo a leggere, o a fare cose che prima non faceva e che lo arricchiscono culturalmente, ma soprattutto ridà valore a chi merito possiede (vale di più un medico o un calciatore?) e a chi lavora per la società, restituisce importanza alla ricerca, ai risultati che i ricercatori raggiungono o hanno raggiunto, dà prestigio a chi competenza possiede, fa comprendere quanto l’ignoranza produca spesso profondo nocumento alla società, e oscura l’arroganza e la cialtroneria di personaggi privi di significato e di sana umanità.
E, allora, il Coronavirus fa riflettere inducendo ad apprezzare la vita che, invece, nella comune prassi umana viene trascurata perché La vita è un soffio/ che ti sfiora,/ un alito di vento che ti accarezza,/ un pensiero fugace che perdi irrimedibilmente,/ una goccia di dolce ambrosia/ che cade.
Per comprendere la pandemia causata dal Coronavirus bisognerebbe aggiornarsi sulla teoria del caos che tratta il così detto “effetto farfalla” su cui si basa la storia raccontata nel romanzo “Sulle ali dell’immaginazione”, pubblicato da Aracne editrice.
(L’immagine ingrandita del virus è stata estratta dal sito web https://www.repubblica.it/cronaca/2020/01/30/news/coronavirus_ecco_le_immagini_del_virus-247182099/ )
Francesco Giuliano
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