Il mio continente si rialzerà, prima di quanto molti si aspettino.                  Achille Mbembe

Sul contenente africano sono molti gli stereotipi, le idee distorte e i luoghi comuni che circolano in diversi ambienti. Si pensa che sia un continente, tagliato fuori dalla storia, povero, invece possiede una ricchezza, non ancora sfruttata, di minerali nel sottosuolo, di piante e animali, di acqua e sole, e di varie forme di energia presenti sotto la crosta terrestre. Dal punto di vista  demografico l’Africa rappresenta il 26% della popolazione mondiale e questo fatto potrà costituire un fattore importante per lo sviluppo economico, sociale e culturale non solo del continente africano ma dell’intero pianeta, di tutta l’umanità.

L’Africa, nonostante le guerre civili e l’estremismo religioso presenti in alcune nazioni, può avere per il futuro, con la sua possibile rinascita, emergendo dalla lunga notte (come auspica il filosofo del Camerun Achille Mmembe nel saggio Studio sull’Africa decolonizzata) un ruolo importante nello scacchiere geopolitico internazionale.

Il grande continente africano, secondo quanto ha scritto l’economista/filosofo del Senegal Felwine Sarr nel suo libro Afrotopia, dovrà pensare a predisporre il suo futuro coerente con la storia dell’Africa, partendo dalle sue tradizioni e culture. Gli africani stessi, soprattutto le nuove generazioni, dovranno organizzare i loro spazi politici e culturali, economici e sociali, trovare le risorse per sollevarsi e delineare il loro destino. Come tutte le popolazioni nel mondo anche quelle africane sono costrette oggi a reinventarsi nuove forme di democrazia, una economia diversa e un rapporto diverso con la natura, con l’ambiente.

Le società africane dinanzi alle sfide della nostra epoca, instabile e piena di incognite, dovranno fare affidamento alle loro grandi risorse culturali, sociali e relazionali, scoprire le loro potenzialità di sviluppo, riprendere in mano «la produzione delle loro categorie di senso e delle loro metafore del futuro» come ha dichiarato il giovane intellettuale senegalese Felwine Sarr.

 

 

 

 

 


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