LATINA- Abbiamo perso il dominio sulle emozioni. Siamo diventati schiavi di una emotività che ci condiziona in ogni frangente della nostra vita.

L’Italia, ma sarebbe più corretto dire il mondo, si trova ad affrontare una emergenza sanitaria che, se osservata con gli occhi liberi dalla paura appare piuttosto modesta. Su 100 contagiati, 80 guariscono con rapidità. Questi sono numeri, evidenze scientifiche. Sì, direte voi, ma sono morte alcune persone. Vero. Sono morti alcuni pazienti immunodepressi a seguito di patologie pregresse come il tumore, ad esempio. Un soggetto sottoposto alla chemioterapia, un trapiantato o più in generale un anziano é certamente più esposto al rischio di perdere la vita. Grazie a Dio, ed ai progressi della medicina, il Covid-19 ha un tasso di mortalità molto bassa.
Troveremo un vaccino ed impareremo a debellarlo una volte per tutte.
Grazie agli scienziati, non all’ersercito di ignoranti che viaggia nei social media costituendo un rischio più grave di un turista cinese senza mascherina.
Oramai si dice qualunque cosa senza avere gli strumenti per verificare se quel che sto asserendo sia scientificamente provato o, piuttosto, nasca solo da una mente schiava della paura. Facebook, internet ci mostrano il volto di questo virus della irrazionalità assai più pericoloso del Covid-19. Perché l’ignoranza, nel 2020, é una colpa imperdonabile. Basterebbe telefonare all’ultimo medico della mutua per sapere che andare in giro con le mascherine va bene a carnevale, ma é completamente inutile dal punto di vista medico. Prendere d’assalto i supermercati, poi, é il massimo della demenza. Neanche fossimo in guerra, in carestia o in piena peste manzoniana. Ha raccontato stamane Natalia Aspesi su “Repubblica” che la Milano della sua fanciullezza, nonostante l’orrore dell’occupazione tedesca, riusciva a regalare momenti felici tra cinema, teatri, sfilate. In queste ore si son volute bloccare anche le manifestazioni che rendono grande l’Italia in termini culturali ed economici. La “gente”, la folla per usare di nuovo una categoria cara al Manzoni, non c’è più la pretesa di orientarla o educarla. Va soltanto assecondata, abdicando di fatto al ruolo proprio della politica che é quello di regolare i conflitti ed i disordini in società.
Sono molto tristi questi giorni italiani. Per quegli anziani che hanno perso la vita, ovviamente. Per i medici e gli infermieri senza i quali saremmo persi. Ma sono tristi, questi giorni, perché confermano la malattia ormai cronica della Politica e del giornalismo, quindi della classe dirigente. Priva di ogni autorevolezza e capacità di condurre il corpo sociale, essa preferisce alimentare irrazionalità ed ignoranza.
Comuqnue vada a finire sarà un disastro.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.