Ancora sull’ultimo consiglio comunale, quello del 21 settembre scorso, con all’ordine del giorno, tra gli altri, la liquidazione dell’impianto di regata internazionale del canottaggio e la mozione per appoggiare la candidatura di “Città della Cultura 2026”, che tra accuse reciproche, puntualmente rispedite al mittente, di “discriminazione, irriverenza, irritualità, incompetenza” sta stimolando trambusto nel mondo della politica sabaudiana.

L’ultimo intervento in ordine di tempo è in data odierna e porta la firma dei consiglieri di Cittadini per Sabaudia, Immacolata Iorio e Paolo Mellano.

“Purtroppo quello che si è evidenziato nell’ultimo consiglio – accende la miccia Paolo Mellano – è un livello amministrativo della maggioranza che ha toccato il fondo: un presidente del consiglio che non perde occasione per puntualizzare ad personam come per la consigliera Iorio, un vice sindaco che sogghigna e ride mentre parlano i consiglieri di opposizione o peggio prende la parola quando da regolamento non potrebbe, un sindaco che alza la voce e perde le staffe quando viene incalzato ma soprattutto quando gli si fa notare che un emendamento se integrativo bisogna indicare in che punto viene integrato”.

“Tutti questi comportamenti mostrano un nervosismo eccessivo” aggiunge, chiedendosi nel contempo quale sia “la necessità di votare per forza anche l’appoggio a Gaeta con una mozione che riguardava solo Latina”.
“Sembra quasi – osserva – che si debbano per forza seguire le indicazioni che vengano dall’alto o rispettare un patto elettorale, nulla di illegale per carità, ma molto diverso da come si erano presentati agli elettori”.

“Quello che veramente dispiace – rincara la dose la consigliera Imma Iorio – non sono tanto gli atteggiamenti discriminatori nei miei confronti, non potevo aspettarmi qualcosa di diverso da chi dentro e fuori il consiglio ha applicato azioni ostative e di censura, ma il fatto che questa maggioranza stia riducendo Sabaudia ad un ruolo subalterno. A dimostrarlo sono le scelte portate avanti nell’ultimo consiglio, da una parte la svendita dell’impianto sportivo internazionale di canottaggio che dopo la rinuncia ad altri eventi internazionali chiuderebbe qualsiasi possibilità per Sabaudia di ritornare alla ribalta mondiale attraverso il canottaggio, andando in direzione opposta a quella di altri comuni. Infatti sul canottaggio stanno investendo Barletta, Piediluco e perfino la vicina Fondi, e chissà se all’asta questi impianti non vengano acquisti proprio dall’altro comune forzista! Dall’altra parte la scelta di tenere due piedi in una scarpa, sostenendo sia Latina che Gaeta alla candidatura di capitale della cultura, dimostra il disinteresse ad un ruolo di protagonista per Sabaudia e la mancanza di un’idea chiara di quale città si vuole nel futuro”.

“Sembrano lontani i tempi in cui si lavorava e si otteneva per Sabaudia – ricorda nostalgicamente la Iorio – il titolo di Comune Europeo dello Sport 2022 e con capofila il titolo di Comunità Europea dello Sport 2023, si creava la Comunità Pontina dello Sport con 23 comuni aderenti e tutto questo anche grazie al ruolo centrale che, attraverso l’organizzazione della tappa di Coppa del Mondo, si era riusciti a conquistare. Sembra lontano il tempo quando nel 2019 si dava vita al Sistema Integrato Culturale delle Città di Fondazione o nel 2021 nasceva il DMO Latium Experience per la promozione turistica con la collaborazione di 5 comuni (ora sono 12) ottenendo 250 mila euro dalla Regione in entrambi i casi con Latina capofila, a dimostrazione di una collaborazione che non guardava al colore delle casacche, ma alla storia culturale sociale ed architettonica che ci lega. E sembra lontano quando, ad inizio 2022, Sabaudia era comune capofila per avviare il progetto di una rete ciclabile “Mare-Monti” per collegare 9 comuni Lepini e Pontini da realizzare in collaborazione con la Regione Lazio all’interno del PNRR. Negli ultimi 5 anni Sabaudia era protagonista a livello provinciale e non solo, e, soprattutto non era tenuta a seguire una linea prefissata da altri”.

“La situazione attuale è paradossale – concludono all’unisono i due esponenti di Cittadini per Sabaudia – tanto paradossale che sembrerebbe quasi ci sia un ‘peccato originale’ che Sabaudia debba espiare con questa amministrazione, costretta ad abbandonare qualsiasi ambizione e ruolo da protagonista. Perché?”


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