LATINA- Aspettavo la mezzanotte per vedere intorno alla cucina i regali. Credevo che la befana arrivasse dal camino e i miei genitori,furtivamente, ponevano i doni. Credevo alla befana nell’infanzia innocente. Era bello aspettare la notte per scoprire i bei regali, acquistati da Mas, (grande magazzino di Roma ) e poi anche a Latina .Com’era bella la befana che vien di notte con le scarpe tutte rotte e porta un sacco pieno di doni, ma anche di carbone, per i bimbi cattivi Ma i bimbi sono tutti belli e buoni
mi disse, una volta, Eva ed è vero. Tutti i bambini sono belli e buoni. Oggi non è più così. L’infanzia violata, il dramma della pedofilia,l’abbondanza del consumismo, hanno fatto prevalere,Babbo Natale, sulla vecchietta, con le scarpe tutte rotte.
Oggi è cambiato tutto e i ragazzini sono più “scafati”
Loro hanno in abbondanza e non apprezzano più tanto i regali, perché tutto gli è dovuto.La società consumistica, ha concesso tante cose frivole.Oggi,a Latina,non ci sono le tradizionali bancarelle. A Roma,a Piazza Navona,la tradizione resiste, con alcuni cambiamenti, ma l’atmosfera non è più quella di una volta. A Latina gli ambulanti hanno disertato, perché volevano, per forza, occupare Piazza del Popolo. Ma qui, lo spazio era ormai troppo ristretto, per la presenza di altre bancarelle, che sono state istallate all’inizio di dicembre. E così gli ambulanti hanno voltato le spalle ed hanno rinunciato a Viale Italia.Peccato! Ci mancano le calze colorate, i giochi più semplici,le bambole. Era una tradizione allegra, che andava mantenuta. Pazienza!
La vecchietta,però, è scesa ugualmente,dalla torre comunale,grazie ai vigili del fuoco facendo felici tanti bimbi.
Oggi è il 6 gennaio e ricordo quando qualcuno del governo di un secolo fa,volle abolire questa festività.Sembrò subito una cattiveria, una forzatura.L’allora presidente del consiglio, Giulio Andreotti, comprese il malumore della gente,dei ragazzini e la festa fu reintrodotta nel calendario,con la gioia di grandi e piccini.
Oggi è il 6 gennaio e c’è un po’ di tristezza, perché la befana tutte le feste porta via. Ma è così. Bisogna ricominciare il solito via, vai quotidiano, occorre pensare a tante cose, che sono rimaste sospese. Sì, domani si ricomincia. Domani è un altro giorno, con il suo peso, le sue gioie, i suoi dolori, le sue difficoltà, le sue incertezze, le sue illusioni e le sue delusioni. Perché da domani verranno giorni pesanti, difficili, per tutti, ma saranno giorni,anche ricchi di sorprese.
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