“A seguito del voto dello scorso 4 settembre a Latina c’è poco da essere allegri per i cittadini” interviene così il gruppo dirigente di Azione Latina il partito che fa riferimento a Carlo Calenda.

“Il voto ha costretto i cittadini ad esprimersi in un quadro surreale che non ha tenuto conto di quanto è mutato in questo anno, facendo ancora leva su un sentimento sterile di contrapposizione tra “bene e male”.

L’obiettivo di chi si propone ad amministrare una città dovrebbe essere quello del buon governo per i cittadini. A Latina la discussione è su chi ha vinto e chi ha perso ma la domanda che dobbiamo porci è: dopo questo ulteriore voto si sono create le condizioni per riuscire a governare bene? La risposta è no. Il sindaco resterà ostaggio delle formazioni di centrodestra non avendo la maggioranza in consiglio comunale.
Adesso ripartiremo con la divisione delle presidenze di commissione, i litigi vari e tutto ciò che abbiamo vissuto esattamente un anno fa e intanto la città muore.

Si faccia un accordo programmatico su dei punti precisi. La gestione dei rifiuti, la riqualificazione della Marina, il decoro urbano, la ripartenza dello sport, la cultura con programmazione e riapertura delle strutture Teatro e Biblioteca, l’urbanistica ferma ormai da anni.

Si riesce a trovare una sintesi programmatica che consenta di far ripartire la città? Bene si vada avanti.

Questa sintesi non è possibile? Il sindaco e i consiglieri ne prendano atto”.

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