LATINA – Prima udienza il 21 ottobre per Claudio Moscardelli, Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, imputati nell’inchiesta sui concorsi truccati alla Asl di Latina. Lo ha deciso il gip Giuseppe Cario che aveva firmato le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari  per l’ex segretario provinciale del Partito Democratico, per il direttore della Uoc Reclutamento dell’azienda sanitaria locale di Latina e per il funzionario della stessa unità, tutti  accusati di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.

Il pm Valerio De Luca della Procura della Repubblica di Latina, che ha coordinato le indagini svolte  dalla Squadra Mobile e della Guardia di Finanza, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il giudizio immediato possibile quando si ritenga evidente la prova. I due dirigenti della Asl sospesi dal servizio e dallo stipendio inoltre si trovano agli arresti domiciliari dalla fine di maggio, mentre Moscardelli è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare il 1 luglio.

L’accusa mossa dalla Procura è basata sullo scambio corruttivo che sarebbe intercorso tra l’ex segretario Pd e Rainone: il primo avrebbe ottenuto l’assunzione di suoi protetti nei concorsi indetti dall’azienda e la collocazione nei posti più graditi grazie all’aiuto del  dirigente che gestiva la procedura; il secondo, la nomina a direttore amministrativo aziendale per intercessione di Moscardelli presso la Regione Lazio. Quest’ultimo si è sempre difeso dicendo di non avere potere di nomina.


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