Scongiurare il trasferimento dell’Aeroporto Militare di Latina Scalo, la mozione di Calandrini per impegnare il sindaco Coletta a mettere in campo tutte le iniziative possibili

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LATINA – Scongiurare il trasferimento dell’Aeroporto Militare di Latina Scalo, la mozione di Calandrini per impegnare il sindaco Coletta a mettere in campo tutte le iniziative possibili. Una mozione con proposta di delibera da parte di tutto il Consiglio Comunale di Latina per cercare di scongiurare la paventata ipotesi di una trasferimento della scuola di volo del 70esimo Stormo dell’Aeronautica Militare. A firmarla è il leader di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini che chiede alla maggioranza e a tutti i suoi colleghi di opposizione  di esprimere la netta contrarietà alla ipotesi trasferimento del 70° Stormo dall’Aeroporto Militare di Latina; di dare mandato a Sindaco ed alla Giunta di avviare ogni iniziativa d’ordine amministrativo e politico, possibilmente in modo coordinato anche con altri comuni limitrofi interessati, per rappresentare nelle sedi istituzionali le preoccupazioni sopra espresse e per fugare ogni dubbio circa il futuro di permanenza del 70° Stormo presso l’Aeroporto COMANI di Latina Scalo; di impegnare, in tal senso, il Sindaco affinché, con una rappresentanza del Consiglio Comunale chieda di essere ricevuto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare per discutere delle problematiche sopra evidenziate e per valutare lo sviluppo di progetti futuri che vadano nell’ottica di un incremento delle attività sul nostro territorio con l’incremento del personale da impegnare.

Questo nel dettaglio il testo completo della mozione proposta da Calandrini.

Al Presidente del Consiglio Comunale di Latina
Mozione con proposta di delibera consiliare
OGGETTO: Aeroporto Militare “Enrico COMANI” di Latina.

Rischio trasferimento ad altra sede 70° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il Consiglio Comunale

PREMESSO che:

  • L’Aeroporto Militare di Latina fa parte a pieno titolo della storia della nostra città. Intitolato a Enrico Comani(Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico), venne infatti inaugurato il 28 marzo 1938, costruito per sostituire i campi di volo di Cisterna di Latina, Sezze e Terracina che la Regia Aeronautica decise di chiudere. Subito dopo la sua costituzione venne istituita la Scuola di Volo Senza Visibilità (SVSV) che rimase attiva fino all’aprile 1943 quando, a causa degli eventi bellici che coinvolsero l’Italia nel corso della seconda guerra mondiale, il reparto sede della Scuola di Volo venne trasferito all’Aeroporto di Milano-Linate e la base laziale messa a disposizione di diversi reparti operativi, tutti impegnati nelle operazioni militari. Il 1º aprile 1942 fu costituito sull’aeroporto il 132º Gruppo Autonomo Aerosiluranti con le due squadriglie aerosiluranti 278ª Squadriglia e 281ª Squadriglia, dotate in totale di sedici velivoli Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero. Nel pomeriggio del 9 settembre 1943, un bombardamento aereo alleato colpisce distruggendo le infrastrutture dell’aeroporto, già sgomberato dalla maggior parte dei velivoli che vi erano stanziati dopo i mitragliamenti che lo avevano colpito il 26 marzo, l’11 ed il 18 luglio. Dopo la guerra, con la costituzione della Repubblica, l’arma aerea si riformò nell’attuale Aeronautica Militare acquisendo ciò che rimaneva dell’impianto, rimasto in parte inutilizzato, ma nel 1955 tornò a compiti addestrativi su aerei come il C-45, il C-47 Dakota inizialmente, il Piaggio P.166M e Piaggio P.148 agli inizi degli anni sessanta e dal 1976 sul monomotore acrobatico SIAI-Marchetti SF-260AM. Attualmente l’aeroporto è sede del 70º Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana e di altri tre concessionari d’area (tra i quali il 118 con eliambulanza). Il 70º Stormo “Giulio Cesare Graziani” è un reparto completamente dedicato all’addestramento al volo dei piloti provenienti dall’Accademia Aeronautica o dai ruoli di complemento. Il primo approccio al volo dell’allievo avviene a Latina durante un duro ciclo di addestramento per conseguire il BPA, Brevetto Pilota d’Aeroplano: in questa fase i ritiri o i non selezionati si aggirano intorno al 50%. Nella scuola vengono anche addestrati piloti di altre forze armate dello Stato, come la Guardia di Finanza, L’Esercito Italiano, la Polizia di Stato e della Marina Militare. Il reparto ha a disposizione quattro tipi di velivoli: l’SF-260AM ormai sostituito dalla versione più aggiornata SF-260EA, un MB-339 e due Piaggio P.166DL3 con i colori della Guardia di Finanza.(Fonte: Wikipedia)
  • Più volte è stata ventilata l’ipotesi di un trasferimento della scuola militare, più volte le buone ragioni del nostro territorio hanno avuto la meglio su questa scelta scellerata. Un simile tentativo è fallito ultimamente per lo sfavorevole rapporto costi benefici che evidenziava una simile operazione.
  • In questi giorni ritorna alla ribalta una l’ipotesi del trasferimento del 70° Stormo dell’Aeronautica Militare e questo fatto sta creando notevole preoccupazione per i militari in Servizio presso tale struttura a Latina Scalo e per le loro famiglie, ormai radicatesi sul nostro territorio e per i quali un trasferimento del 70° Stormo comporterebbe disagi enormi. Pari preoccupazioni una simile ipotesi comporterebbe per il tessuto economico locale che, dalla presenza dei militari sul territorio e dal relativo indotto, trae una delle ultime opportunità che consente di sopravvivere in un contesto di crisi industriale ed occupazionale giunto purtroppo ai minimi storici;

RITENUTO

  • Che la presenza del 70 stormo a Latina è essenziale per la vita sociale, economica e culturale di questa città e che i militari e le rispettive famiglie di stanza presso l’aeroporto militare rappresentano una realtà imprescindibile da questo territorio. Molti dei Militari interessati hanno costruito a Latina la loro vita con figli, ormai padri a loro volta, e nipoti studenti universitari o impiegati nel tessuto economico della nostra città.
  • che la scuola di volo praticamente coincide con la storia stessa di Latina. Gran parte dei piloti italiani e non solo, militari e civili, hanno fatto il loro primo volo a Latina. La stessa astronauta italiana Samanta Cristoforetti parla con orgoglio della sua prima esperienza di volo al Comani di Latina;

RITENUTO

  • di fare proprie e dare voce alle preoccupazioni e manifestate dai cittadini di questo comune, di cui questo Consiglio Comunale è la rappresentanza democraticamente eletta, ma anche dei cittadini e rappresentanti istituzionali dei comuni limitrofi, in ordine all’impatto negativo che anch’essi parimenti sopporterebbero come conseguenza del trasferimento dei militari;
  • che è imprescindibile dovere di ciascun amministratore locale profondere ogni sforzo per la salvaguardia della propria economia e della propria gente impegnarsi per lo sviluppo del territorio;

DELIBERA

– di esprimere la netta contrarietà alla ipotesi trasferimento del 70° Stormo dall’Aeroporto Militare di Latina;

– di dare mandato a Sindaco ed alla Giunta di avviare ogni iniziativa d’ordine amministrativo e politico, possibilmente in modo coordinato anche con altri comuni limitrofi interessati, per rappresentare nelle sedi istituzionali le preoccupazioni sopra espresse e per fugare ogni dubbio circa il futuro di permanenza del 70° Stormo presso l’Aeroporto COMANI di Latina Scalo;

– di impegnare, in tal senso, il Sindaco affinché, con una rappresentanza del Consiglio Comunale chieda di essere ricevuto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare per discutere delle problematiche sopra evidenziate e per valutare lo sviluppo di progetti futuri che vadano nell’ottica di un incremento delle attività sul nostro territorio con l’incremento del personale da impegnare.


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Giornalista Professionista dal 2007 - Fondatore di News-24.it: nella mia carriera ho diretto la redazione sportiva del Quotidiano La Provincia di Latina fino al 2013, dal 2008 al 2013 ho collaborato con ExtraTv, ho ricoperto l'incarico di addetto stampa della Top Volley in serie A1 e nel 2014 per sei mesi sono stato condirettore del quotidiano Latina Oggi Notizie. Attualmente mi occupo di informazione on line e social media con un occhio attento alle profonde modificazione che i nuovi mezzi di comunicazione stanno imponendo ai nostri stili di vita.