LATINA/CISTERNA – L’usura a Cisterna era praticamente un affare di famiglia, tanto che l’operazione ‘Family’ dei Carabinieri ha spazzato via quasi un intero nucleo familiare composto da tre consuoceri, un genero e il fratello di quest’ultimo.

A finire in manette con l’accusa, secondo gli inquirenti, di applicare ai commercianti della zona tassi del 20% mensili con ulteriori penali se non si riusciva a saldare il debito, i coniugi Guerrino Troiani, 49 anni, e Khatia Angustura, 43 anni, i sorvegliati speciali Alessandro Contì di 38 anni e Gennaro Amato di 53 anni. Ai domiciliari sono finiti Giorgio Cirillo, 30 anni, genero della coppia Troiani-Angustura, suo fratello Mario, di 35 anni, suo padre Enzo, 64enne, consuocero di Troiani e Angustura, e Elvis Mezzoprete, di 34 anni. Tutti residenti a Cisterna, eccetto Enzo Cirillo residente a Colleferro.

Durante le indagini i Carabinieri hanno sequestrato contante per la cifra di 100mila euro con la somma di quasi 77mila euro confiscati ad uno solo degli arrestati.
A far finire l’incubo per chi era finito nella rete, la denuncia di un commerciante ai Carabinieri che, come puntualmente avvenuto, gli avevano garantito una pronta reazione da parte dello Stato.
Per gli arrestati la fine di quello che secondo gli inquirenti era un business altamente redditizio, tanto da far dire ad uno dei personaggi finiti in manette durante un’intercettazione ambientale che «l’usura è meglio dello spaccio di droga, in una notte doermendo ho guadagnato 6mila euro».


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