Basket, quando un gazzettiere di provincia giudica i big della palla a spicchi

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Non ho mai amato il giornalismo ma talvolta in passato mi divertivo a scrivere articoli per giornali o magazine, oppure fare sentire la mia voce in radio o in televisione. Nel 2001 la Latina Basket Cuomo raggiunse la serie B di eccellenza. Al palazzetto dello sport cominciarono subito i lavori per aumentare la capienza e alzare il tetto a 10 metri per permettere alla squadra di volley di giocare nel massimo campionato. La Icom emigrò a Genzano, la Cuomo a Fondi. La palestra di allenamento per entrambi i club era quella dell’istituto professionale Einaudi in piazza Manuzio. Durante la stagione agonistica andai a vedere uno scrimmage infrasettimanale tra Ab Latina e Palestrina, allora in B2 con Maurizio Tomassi in panchina e Alejandro Muro in campo. Finito il primo tempo, scesi dalla tribunetta per recarmi sul parquet nei pressi del centro del campo. Pino Corvo – giocatore dell’ Ab Latina – cominciò a scagliare palloni su palloni contro il muro, io non avevo capito nulla di cosa avesse in mente il play di origine campana. Fu Maurizio Tomassi ad accorgersi che Corvo aveva un conto da regolare con me. Mi avvicinai a Pino e dissi: “vediamoci a fine partita”. Un tifoso mi fece notare che nei giorni precedenti avevo scritto un articolo critico sul giocatore che evidentemente non aveva gradito le mie esternazioni letterarie. Il papà di Luca Nardin, allora giovane cestista in maglia nerazzurra, aveva seguito tutto e prevedendo uno scontro finale acceso tra me e Corvo – appena terminato l’allenamento – si nascose dietro una scala non facendosi notare e pronto a intervenire se le cose fossero precipitate. Io vidi questa scena e rimasi davvero soddisfatto dell’amicizia mostratami da Nardin Senior. Corvo spiegò a voce alta che non era d’accordo con la mia visione tecnica, lui aveva giocato in serie A1 a Cantu e non poteva essere giudicato da un modesto gazzettiere di provincia. I toni si placarono subito grazie all’intervento dei dirigenti della Cuomo che rasserenarono gli animi sino alla solita stretta di mano. Il giorno dopo mi recai come sempre al Bar Turi Rizzo, appuntamento fisso per il mondo del basket, alle 12. Corvo – a mia insaputa – abitava al piano di sopra, scese di casa, mi venne incontro sorridente e disse:”dottore le posso offrire un caffè?”. Insomma, tutto finì a tarallucci e vino. Alessandro Angeli, guardia della Virtus Basket Latina – nel 1998 – al termine di un allenamento ne disse di tutti i colori al palazzetto dello sport nei confronti del mio amico Gabriele Viscomi, reo di averlo criticato sul giornale. Viscomi era ignaro di tutto, il colpevole ero io. Altro episodio. L’allenatore Mattia Ferrari fu ingaggiato dalla Latina Basket Benaquista Assicurazioni nel 2012. Confermato l’anno seguente, il trainer si arrabbiò per un articolo di stampa che suggeriva alla società di sostituirlo con il collega Renato Sabatino, la firma in calce al “pezzo” era quella di Gianluca Atlante. Mi recai come sempre al Pala Bianchini per vedere l’allenamento del Mattia furioso che cominciò a dirmene di tutti i colori, con toni accesi. Io replicai ad alta voce, stupendo il dirigente Tommaso Cifra che cercò di calmarci. Spiegai a Ferrari che non avevo scritto io quelle cose, anche in questo caso finì tutto davanti un fumante caffè espresso. Non sapevo nulla di quell’articolo.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.