Buio pesto lungo via Epitaffio. L’odissea di chi deve raggiungere la stazione

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“Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva”…

Canto Francesco Guccini mentre percorro la via Epitaffio, direzione stazione ferroviaria. Ho un treno da prendere, quello che parte alle 6.56 affollato dai napoletani che si dirigono a Roma. Preferisco questo, nonostante vi siano solo posti in piedi, ché non fa nessuna fermata intermedia. Scenderemo a Roma Termini alle 7.34.

Una odissea arrivarci, a Latina Scalo. L’inverno non consente d’avere luce solare, dovrebbe esserci almeno l’illuminazione pubblica. Invece nulla. Buio pesto in quella che è una delle strade più pericolose della città, dove molti nostri concittadini hanno perduto la vita. Penso ad una mia compagna di scuola, Stefania Ferrari che, rincasando dal suo compleanno, andò a sbattere contro un albero.

E’ troppo pretendere che vi siano dei punti luce che consentano una guida più sicura? Magari che illuminino per davvero e non  per gioco come quelli a led, l’ultima geniale trovata di questa amministrazione.

Prendete Viale Mazzini, ad esempio. Gli studenti del Classico, da sempre, erano soliti fermarsi lì alla sera per stare insieme. Era un modo per vivere la scuola senza la ritualità dei libri, dei compiti in classe e delle interrogazioni. Quasi a voler marcare un senso d’appartenenza ad una zona in cui nascono amicizie storiche, amori e relazioni che ti porterai dietro tutta la Vita.

Da quando son stati installati i lampioni a led nessuno dei ragazzi si ferma più. “E’ troppo buio, a pochi metri c’è un quartiere brutto e, sinceramente, abbiamo paura”, mi confessa un ragazzo che frequenta il Liceo Classico “Dante Alighieri”.

Giovani, anziani, lavoratori che han bisogno di recarsi alla stazione sono costretti a percorrere al buio una strada piena di buche e radici.

Riprendo a cantare Guccini :” Dopo, il silenzio soltanto ha regnato tra le lamiere contorte. Sull’autostrada cercavi la vita ma ti ha incontrato la morte. Ma ti ha incontrato la morte”.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.