Contrattempi e inconvenienti della pandemia

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Contrattempi e inconvenienti della pandemia                      di Antimo Di Biasio

Il virus può tenere in ostaggio il mondo intero, allontanare le persone, ma non può bloccare i pensieri e la speranza per un futuro migliore. (Enrico Hasson)

La pandemia da Covid -19 ha stravolto la nostra vita, i nostri comportamenti, le nostre speranze, e ha sorpreso i nostri pensieri che meritano di essere raccontati, affinché ne rimanga memoria e se ne tragga saggezza in futuro.

Erano i primi giorni di febbraio 2020 e io, seduto sul divano dinanzi al televisore di casa e sommerso nei miei pensieri e nel ricordo di mia madre, che mi aveva appena lasciato in quella mattina del 4 gennaio, apprendo dal telegiornale che forse quella che sembrava solo una malattia localizzata in Cina, stava per diventare una pandemia e sembrava essere arrivata anche in Italia.

Oddio, penso: «ci mancava anche questo evento che non si sa bene neanche cosa sia», dopo vari mesi di tribolazione in famiglia e con un matrimonio già organizzato e riprogrammato per il prossimo mese di marzo. Al lavoro non sappiamo come organizzare le attività e nel dubbio ci riforniamo di mascherine, guanti e tute bianche perché è meglio prevenire che curare. Si susseguono una serie di DPCM che non fanno altro che smentire i precedenti e così c’è il caos più totale nel mondo reale. E nessuno sa bene che fare e come agire. Ed è così che arrivano (i lockdown) le chiusure (per dirlo in lingua italiana) totali e parziali di attività produttive e commerciali.

I negozi che vendono generi alimentari, sono letteralmente presi d’assalto da coloro che possono uscire solo per necessità. Per la prima volta sono “costretto” a provvedere alla spesa della famiglia da solo, per salvaguardare dal contagio moglie e figlie. Un’esperienza che non scorderò mai. Dopo circa un’ora di fila davanti al supermercato, dove eravamo praticamente soltanto uomini (chissà poi perché?), comincio a riempire il carrello e tutto soddisfatto pago alla cassa circa duecento euro.

Tornato a casa dopo aver scaricato le buste, dopo aver visto la faccia di mia moglie che controllava lo scontrino, scopro che avevo speso il triplo di quanto avrebbe speso mia moglie. Avevo acquistato solo cose inutili, come le merendine, cioccolate e altre leccornie e non avevo comprato il pane ed il latte. Ma in compenso avevo comprato la pizza, quella pronta da metter in forno e, pensando di aver fatto un affare per aver acquistato la confezione da cinque pezzi in offerta, scopro che il prezzo non era congruo e che le pizze avevano una data di scadenza, quella del giorno stesso di acquisto. Immaginatevi quanto fosse felice mia moglie… Infatti fu la prima ed ultima mia esperienza di avventore “solitario” in un supermercato.

Ricordo, pero, con piacere e soddisfazione anche di aver caricato la macchina di guanti protettivi, mascherine FFP2, occhiali di protezione e tute bianche di protezione ed essere andato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina per portare supporto ai medici e addetti alla sanità, i quali in quel periodo erano in prima linea sguarniti dei dispositivi di protezione individuale, mentre qualcuno si preoccupava di comprare finte mascherine chirurgiche e banchi a rotelle.

Ho il ricordo triste di mia figlia che per l’ennesima volta è stata costretta a rinviare il suo matrimonio, ma essendo una ragazza intelligente e farmacista, era ben consapevole della situazione particolare, visto che lei stessa era coinvolta anche professionalmente.

Passavo le giornate in ufficio da solo, evitando il contatto con i colleghi e una volta a casa cercavo di non ascoltare i telegiornali e quelle conferenze stampa lunghissime, fatte sempre in tarda serata che non facevano altro che creare ulteriore panico negli animi e nelle menti dei telespettatori. Comunque il tempo è passato inesorabile e anche questo drammatico periodo della nostra vita sta avviandosi alla conclusione, con la speranza che gli esseri umani abbiamo imparato la lezione che questo tremendo virus ci ha indotto a pensare che: «Nessuno si salva da solo»… Buona vita a tutti


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