Il 20 marzo (e non oggi): alle 22.58 è finito l’inverno
Non è una novità: le convenzioni che abbiamo appreso da bambini non sono esatte. La primavera non arriverà di 21 marzo fino al 2102
Equinozio di primavera è il 20 marzo (e non oggi): alle 22.58 finisce l’inverno
È arrivata ufficialmente la primavera: alle 22.58 ora italiana, 20 marzo, ci sarà l’equinozio, ovvero il momento in cui la linea d’ombra che divide la zona della Terra illuminata dal Sole da quella in cui è notte taglia contemporaneamente Polo Nord e Polo Sud.
Equinozio di primavera: 20 marzo e non 21 marzo
Ma quello che forse non tutti sanno è il motivo per cui la primavera non arriva – come da convenzione – il 21 marzo. E non è una novità di quest’anno: è dal 2007 che non succede e non succederà più fino al 2102.
Il motivo è la rotazione terrestre e il sistema di calendario gregoriano, introdotto da Gregorio XIII nel 1582 come correzione del calendario giuliano. La data convenzionalmente associata all’equinozio di primavera è il 21 marzo, che fu decisa nel Concilio di Nicea del 325 per calcolare la Pasqua cristiana e dalla quale partì l’ultima sistemazione del calendario gregoriano, quello che usiamo ancora oggi.
Ma oggi sento tanta tristezza, perché sono 25 anni che Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non ci sono più.
E la verità non è arrivata.Ricordo, in sala mensa, quando a pranzo mi trovai con Rino Cervone, del TG1, che seguiva la politica estera e mi disse che Ilaria non doveva sorpassare certe linee, perché i pericoli sarebbero aumentati e così fu.
Non c’è più il nostro scalatore, Daniele Nardi, al quale la preside, Anna Giorgi, domani dedicherà la palestra del liceo.
Anche lui ha voluto superare le colonne d’Ercole ed è caduto con Tom. Non dovevano morire così giovani! Il Nanga Parbat me lo sogno la notte, perché, tu, Daniele, me ne parlasti alcuni anni fa e poi ancora nel 2013, nel 14, nel 15 e nel 2016 quando rimanesti male per l’impresa compiuta da Simone Moro. Ti eri fissato.
E’ stata una sfida terribile, inutile, perché la montagna più grande rimarrà sempre lì e tu dovevi vivere ancora, perché persone speciali come te ne nascono poche,una ogni tanto e tu eri prezioso per il tuo messaggio di fraternità che portavi ai popoli che incontravi e ai bambini di Paesi lontani.La tua era presenza era preziosa anche per la tua famiglia,per il tuo bimbo che crescerà senza di te, ma con il tuo insegnamento.Così per Tom, che ha lasciato la fidanzata, con un altro bimbo.Ma è giusto andare verso l’ignoto e morire o rimanere aggrappato al proprio essere? Ma la vita è una sola e una volta uno studente mi disse “il mondo è meraviglioso,non dobbiamo sprecare la nostra vita”.Lo scrittore Pennacchi dà ragione a Daniele, io no.
Non c’è più il compagno Orso,che è andato a combattere contro l’Isis, accanto ai Curdi.Anche lui è morto da eroe.Ma esistono gli eroi?
Ma oggi guardiamo questo cielo e sembra che la primavera sia malata.Non piove da tanti giorni e al nord le colture agricole soffrono, ma anche qui da noi. Tutto è cambiato ed oggi siamo più tristi, anche se una speranza viene da quel ragazzino che ha salvato 50 suoi compagni di scuola, grazie a quel cellulare che aveva tenuto nascosto,beffando l’autista impazzito.51 vite salvate! Tutti ragazzini.E’ un miracolo! E i ragazzini sono stati in prima fila per la giornata della difesa dell’ambiente.E’ questa la speranza.Perciò,Daniele,Tom,Ilaria,Miran,Orso,non saranno dimenticasti e continueranno a vivere in ognuno di noi.
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