“Il cacciatore – seconda stagione”, serie TV in 4 serate in onda su RAI 2 da mercoledì 19 febbraio

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Titolo: Il cacciatore

Regia: Davide Marengo

Soggetto: Marcello Izzo, Silvia Ebreul, Alfonso Sabella

Sceneggiatura: Marcello Izzo, Silvia Ebreul, Fabio Paladini, Maria Grazia Cassalia, Matteo Bondioli,

Musiche: Giorgio Giampà

Produzione : RAI, 2020

Cast: Francesco Montanari, Francesco Foti, Marco Rossetti, Miriam Dalmazio, Roberto Citran, Francesca Inaudi, Edoardo Pesce, Alessio Praticò, Veronica Lucchesi, Gaetano Bruno, Paolo Ricca, Carlo Calderone, Giorgio Caputo, Tiziana Lodato, Rosalba Battaglia, Marcello Mazzarella, Paolo Briguglia, […]

In data odierna, si è tenuta la Conferenza stampa presso la sede RAI di viale Mazzini a Roma dove è stata proiettata la fiction Il cacciatoreseconda stagione, la serie tv liberamente ispirata alla storia vera del giudice Alfonso Sabella, descritta nel suo libro Cacciatore di Mafiosi (ed. Mondadori, 2008). Essa, infatti, racconta le vicissitudini degli uomini e, di conseguenza, anche delle donne che, nel bene e nel male, hanno determinato una pagina particolarmente difficile della storia d’Italia (a decorrere dalle uccisioni violente dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e degli uomini delle loro rispettive scorte e dai fatti criminosi successivi ad esse) e che ne hanno condizionato profondamente l’assetto socio-politico degli ultimi venticinque anni. Da una parte, i cacciatori, gli uomini dello Stato che, costretti a vivere continuamente nel pericolo, cercano di scovare e arrestare i criminali e, al tempo stesso, di proteggere i loro familiari, e, dall’altra parte, le prede, i boss mafiosi, la cui ferocia è distinta da una disumanità senza freni.

In questa serie di quattro puntate si racconta la caccia che il giovane PM Saverio Barone (Francesco Montanari), coadiuvato dal collega Carlo Mazza ( Francesco Foti), compie nei confronti del boss mafioso, all’apice di Cosa Nostra, Giovanni Brusca (Edoardo Pesce) che ha rapito il bambino Giuseppe Di Matteo, tenuto segregato in luogo segreto. Una caccia molto delicata e dagli esiti incerti, oculatamente ben diretta dal regista Davide Marengo sotto l’egida del suo principale protagonista che ha vissuto realmente quei momenti, il giudice Alfonso Sabella, che lascia in continua attesa lo spettatore, facendone aumentare il pathos, anche se non c’è sorpresa dato che la fiction descrive fatti realmente accaduti nel 1996 e i cui risvolti sono conosciuti dalla maggior parte degli Italiani.

Questa serie, in cui viene ovviamente esaltato il bene e deprecato il male in tutte le sue sfaccettature, è molto innovativa, potente, originale, ambiziosa, caratterizzata da un’elevata complessità, e mostra una qualità più alta rispetto alla serie precedente perché usa un linguaggio internazionale conferendo ampio valore alla scrittura.

Essa descrive la stagione della rabbia che muove le forze dell’ordine in modo determinato a combattere la mafia, e, nel contempo, adottando delle semplificazioni drammaturgiche sugli eventi realmente accaduti,sottolinea le azioni umane dei vari personaggi anche sotto il profilo psicologico. Non è un caso che si porta Enzo Brusca (Alessio Praticò) a guardare in cielo la via Lattea alla ricerca di un’entità superiore, esterna alla terra, che possa sottrarlo alle violente grinfie del fratello Giovanni (Edoardo Pesce), oppure si descrive il tormento del giudice Saverio Barone che, colto da profondo rimorso nell’apprendere che il bambino Giuseppe Di Matteo è stato ucciso sciogliendolo nell’acido (solforico e non cloridrico come si vede nel film!), lo induce istintivamente a cambiare pelle e a chiedere perdono a chi non te lo può mai dare perché è morto.

Il cacciatore riapre la stagione fiction su RAI 2 ed esprime il tratto di un prodotto di alta qualità e di alto valore educativo che non andrebbe perso soprattutto da coloro che vogliono saperne di più sui fatti, anche se romanzati nei dialoghi, che hanno creato una grande voragine di immoralità tra la gente italica. E fa anche emergere d’incanto, con un ritmo narrativo di buon livello e senza sbavature, il carattere indagatore sulla psicologia dei personaggi e mette a nudo i sentimenti elementari – la rabbia, la sconfitta, l’amore, la violenza al suo massimo livello, l’odio – che dominano la vita umana.

Filmografia

Cinema: Notturno bus (2007), Breve storia di lunghi tradimenti (2011), Un fidanzato per mia moglie (2014) – TV: Il commissario Manara (2009), Little dream (2009), Neve sporca (2009), Boris 3 (2010), Sirene (2017), Il cacciatore – prima stagione (2018).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).