Sono 65 i milioni ricevuti in 21 anni dalla coop Karibu, la società fondata da Marie Terese Mukamitsindo, la suocera di Aboubakar Soumahoro, su cui la procura di Latina sta indagando su reati fiscali e presunti casi di sfruttamento di migranti e ucraini in fuga dalla guerra.
Ora è stato istituito un pool di magistrati, così come ha deciso il procuratore capo De Falco: Si tratta dei sostituti procuratori, Giuseppe Miliano e Andrea D’Angeli. L’inchiesta è condotta dal nucleo eonomico e finanziario della Guardia di Finanza di Latina, diretto dal colonnello Angelo Andreozzi. La prima indagine è iniziata nel 2019 per evasione fiscale ed ora si è ampliata, dopo le denunce presentate da alcuni lavoratori, che non sono stati retribuiti e che si sono rivolti al segretario della Uiltucs, Gianfranco Cartisano. Le ipotesi di reato sono di natura fiscale, ma i riflettori sono stati accesi anche sulle condizioni in cui sono stati assistiti i rifugiati e i migranti richiedenti asilo.
Maria Therese Mukamitsindo ora è indagata per malversazione. Lei appariva sempre trasparente, tranquilla. La cooperativa, sottolineava, è al servizio del dialogo e dell’intergrazione. Erano gli obiettivi per cui era nata. La sede una volta era a Latina scalo, poi ci fu il trasferimento a Latina, ma si parlava già di alcune difficoltà economiche nel 2019. C’erano più dipendenti, poi una parte venne licenziata. Nel 2018, a Latina Fiori, venne organizzata una sfilata per presentare le creazioni stilistiche, che i ragazzi e le ragazze avevano ideato.Fu un momento di gioia. La presidente, Liliane Murekate, figlia di Marie Therese, era in prima fila. Un bel momento magico per la coop Karibu, ma poi tutto è cambiato ed ora ci troviamo di fronte ad un’indagine complessa che potrà riservare risvolti clamorosi.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.
