L’angolo della curiosità: Pasolini

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L’angolo delle curiosità: Pier Paolo Pasolini (26)

I pochi che hanno fatto la storia sono quelli che hanno detto di no, mica i cortigiani e gli assistenti dei cardinali.(Pier Paolo Pasolini)

Il film Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, con le su immagini sobrie ma incisive, apparve sugli schermi nel 1964. Molti ricordano l’asciutta ed essenziale proclamazione delle Beatitudini e di brani del Discorso della montagna da parte di un Gesù severo eppure emozionante.

Nel 1966 uscì nella sale cinematografiche Uccellacci e uccellini, il film interpretato da Totò e Ninetto Davoli. Un racconto visionario e metaforico del viaggio senza meta di padre e figlio che vagano nella periferia di Roma seguiti da un corvo parlante che li assilla con domande sui destini dell’umanità

Pier Paolo Pasolini, straordinario interprete del proprio tempo, secondo il saggista, giornalista e critico letterario italiano, Filippo La Porta, era uno scrittore “disturbante” della coscienza pubblica, “urticante” perché smontava le retoriche dominanti.

Una delle prove narrative di Pier Paolo Pasolini  è stato un lungo repertorio sulle coste italiane, sulle spiagge e sul turismo, intitolato La lunga strada di sabbia commissionatogli dalla rivista Successo. Il tema del mare è stato un bozzolo dove il poeta ha immaginato di far crescere le sue fantasie e pulsioni letterarie. Un mare che, passando da Omero a Salgari alle rotte degli emigranti, era sinonimo di viaggio, di avventura.

La mattina del 2 novembre 1975  il corpo massacrato di Pier Paolo Pasolini viene trovato al lido di Ostia.  Un ragazzo di borgata Giuseppe Pelosi, detto «Pino la rana», fermato a bordo dell’auto dello scrittore, dichiarò di averlo ucciso per difendersi dai suoi insistenti approcci. La condanna di Pelosi non servì a dissipare i dubbi del movente e sul coinvolgimento di altre persone del delitto.

Lo scrittore Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi intellettuali italiani, consapevole protagonista del proprio tempo, è intervenuto  spesso con forza polemica sui temi dominanti dei suoi giorni, dando inizio a riflessioni che risulteranno fondamentali per la sua stagione “corsara”: la polemica con la televisione, l’emergente questione giovanile, la posizione della Chiesa, le accuse al capitalismo.

Danilo Dolci, personaggio chiave per la storia politica, sociale e pedagogica  degli anni Cinquanta,  invitò Pasolini a seguirlo in Sicilia, a Partinico, in provincia di  Palermo e il poeta-scrittore gli rispose con una lettera sincera dichiarando che se lo avesse fatto, avrebbe avuto problemi per via della sua omosessualità.

Le ceneri di Gramsci è una raccolta di poesie di Pier Paolo Pasolini pubblicata da Garzanti nel 1957. Il volume, che riporta il sottotitolo “Poemetti”, raccoglie undici poesie già pubblicate su riviste o in plaquette tra il 1951 e il 1956. Il titolo è preso da una poesia immaginata davanti alla tomba di Gramsci nel Cimitero acattolico di Roma

Pasolini è stato autore di un epistolario, formato da manoscritti, dattiloscritti, che può essere considerato l’ultimo grande epistolario del Novecento. Sullo sfondo di trasformazioni sociali e culturali l’epistolario compone un’autobiografia in larga parte collettiva.

Pasolini diceva: «La cultura non si porta, la cultura è nei luoghi: cerchiamola dov’è».

 

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