L’angolo delle curiosità: Italo Calvino

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L’angolo delle curiosità Italo Calvino (11)

Il vero compito dell’intellettuale è quello di aiutare a ricordare il dimenticato, ma per fare questo deve prima aiutare a dimenticare ciò che ricordiamo troppo: idee ricevute che impediscono  di vedere e pensare e dire il nuovo. (Italo Calvino)

In quel mirabile testo del 1985 Lezioni americane che avrebbe dovuto raccogliere le lezioni da tenere nell’Università di Harvard, Italo Calvino scrisse che «compito del romanzo contemporaneo era di rappresentare il mondo come un garbuglio, senza attenuarne affatto l’inestricabile complessità, o per meglio dire la presenza simultanea degli elementi più eterogeni che concorrono a determinarlo».

Una delle prime passioni dello scrittore Italo Calvino, ancora ragazzo, è stato, assieme al disegno, il cinema, vera e propria palestra nella quale si è formata la sua sensibilità artistica.

«L’unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere al mondo». Questa idea è stata espressa dallo scrittore Italo Calvino quando, nel 1960, scrisse una lettera indirizzata all’amico Francois Wahl, editore francese. Per tutta la vita di Calvino l’atto del guardare è stato fonte imprescindibile di conoscenza. L’elemento visivo è stato dominante fin dal Sentiero dei nidi di ragno, libro che ha segnato il suo esordio.

Nella visione letteraria di Italo Calvino, razionalità e fantasia si sono alimentate a vicenda, calcolo e inventiva si sono alternate e l’immaginazione e la realtà si sono intrecciate continuamente.

Secondo il filosofo Mauro Ceruti lo scrittore Calvino adoperava la complessità come parola chiave o l’idea cruciale della scienza contemporanea che, a partire dal secolo scorso, ha trasformato radicalmente la nostra visione dell’universo e della vita.

L’opera di Calvino, per la sua novità e originalità, è stata un punto di riferimento per quanto riguarda i rapporti tra letteratura e arti visive, tra parola e immagine.

Italo Calvino è stato uno scrittore enciclopedico per eccellenza, capace di spaziare dalla letteratura all’arte, dalla filosofia al cinema, dalla scienza all’immaginazione, dalla politica all’editoria, dalla fotografia al paesaggio.

Nell’intervista raccolta a Villa Medici – Accademia di Francia a Roma, in occasione del convegno internazionale Calvino guarda il mondo. Pluralità, coesione, metamorfosi, Marco Belpoliti ha disegnato una vera e propria mappa per entrare nel mondo di Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della vita dello scrittore e dell’intellettuale ligure di Sanremo.3

Il lemmario Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, che si inserisce nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore ligure, riunisce 146 voci affidate a 56 autori. Le singole voci sono testi e brevi saggi, non disposte in un ordine alfabetico, bensì radunate in gruppi tematici, che forniscono un esteso ritratto nell’opera dello scrittore. Nessun lemma è una monade, ma crea un reticolo di rimandi ed echi, specchio della complessità e della varietà dell’opera calviniana.


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